Lunden Roberts, l’ex pole dancer con cui Hunter Biden ha avuto una figlia, ha scritto un libro di memorie che un suo portavoce afferma che contiene “rivelazioni che potrebbero avere un impatto sull’esito delle elezioni del 2024”. E per questo il libro intitolato “Out of the Shadows: My Life Inside the Wild World of Hunter Biden”, verrà messo sul mercato il 20 agosto, quando i democratici terranno la Convention del partito a Chicago.
Secondo Tony Lyons, presidente della Skyhorse Publishing che lo ha pubblicato, Lunden Roberts racconta la difficile relazione con il 54enne figlio del presidente Joe Biden in uno dei momenti più convulsi della sua vita, diventando uno dei bersagli preferiti dei repubblicani.
Il figlio del presidente ha avuto una vita drammatica. Quando aveva 4 anni rimase gravemente ferito, insieme al fratello Beau, in un incidente d’auto in cui la madre e la sorella persero la vita. Con il cranio fratturato e lesioni cerebrali, rimase in ospedale per alcuni mesi. Una tragedia che gli ha sconvolto l’esistenza e dalla quale è rimasto provato finendo dentro e fuori i centri di recupero per la tossicodipendenza. Ha preso una laurea in legge, ma la sua carriera legale è stata bruciata dalla droga che lo ha gettato in una convulsa spirale di insensata autodistruzione: una love story con la moglie del fratello mentre era sposato, centinaia di migliaia di dollari bruciati in auto ed escort, manager di improbabili hedge funds, una società di consulenze e tanti posti nei consigli di amministrazione, ma mai un lavoro “nomale”. Tra le sue consulenze anche quella alla Burisma, società energetica ucraina. Ultimamente s’era messo a fare il pittore, vendendo i suoi quadri per centinaia di migliaia di dollari. Un’attività che portò la Casa Bianca a varare delle regole etiche per evitare di essere accusata di favorire i lobbysti che acquistavano i suoi quadri.
Roberts, 33 anni, ha incontrato Hunter dopo essersi trasferita dall’Arkansas, dove si esibiva nei locali di striptease facendo la pole dancer, per andare a Washington dove Hunter Biden la prese come sua assistente personale nel 2018. La loro figlia di cinque anni, Navy Joan, è nata a dicembre di quell’anno, un mese dopo che la seconda moglie di Hunter, Melissa Cohen, ha dato alla luce il suo quinto figlio, un bambino al quale ha dato il nome Beau. Biden è papà di tre figlie dal suo primo matrimonio con Kathleen Buhle.
Nel luglio 2023, il presidente Biden ha riconosciuto pubblicamente per la prima volta la sua settima nipote. Biden in precedenza aveva affermato di avere solo sei nipoti, suscitando le critiche sia da parte dei repubblicani che dei democratici che sostenevano che il suo rifiuto di riconoscere Navy Joan minasse la sua immagine pubblica di devoto padre di famiglia.
La scorsa estate Hunter ha risolto la sua vicenda del mantenimento della figlia accettando di versare a Lunden Roberts un assegno mensile di 20 mila dollari, e ha dato anche alcuni dei suoi quadri che vengono valutati 500.000 dollari ciascuno. Come parte dell’accordo Navy Joan non avrà il cognome Biden.
La vicenda giudiziaria tra Hunter e Lunden era cominciata ancora prima che la bambina fosse nata con la disputa sulla sua paternità. Hunter inizialmente aveva negato che Navy fosse sua figlia, ma il test del DNA ha dimostrato il contrario.
Out of the Shadows, secondo il riassunto del libro di memorie pubblicato da Amazon, racconta la complicata relazione tra i due compromessa dalla sua dipendenza dalla droga, il tempo trascorso negli strip club e la costante presenza degli agenti del Secret Service. Bizzarro che Roberts, ex stella del basket universitario, affermi sui suoi post messi su Instagram che tiene molto alla sua privacy, e ora ha pubblicando un libro sulla sua relazione con un controverso personaggio come Hunter Biden.
Il figlio del presidente il 3 giugno dovrà comparire in tribunale in Delaware per rispondere alle accuse di aver comprato una pistola mentendo sul modulo di acquisto della sua lunga dipendenza dalla droga.
Hunter Biden è stato incriminato anche a Los Angeles con nove capi di accusa relativi a reati fiscali.
Su di lui indagano tre commissioni della Camera che lo accusano di aver svolto affari in Ucraina in combutta con il padre. Accuse clamorosamente smontate dopo che si è scoperto che Alexei Smirnov, l’informatore dell’FBI che le aveva soffiate agli agenti federali, era in realtà una pedina dei servizi russi che in una riunione a Mosca aveva ricevuto le istruzioni per “incastrare” i Biden con le sue false accuse.