Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
News
April 20, 2024
in
News
April 20, 2024
0

Quanto è italiana la pizza?

Il professore Alberto Grandi: "Da focaccia povera in Italia a pizza rossa in America"

Sofia MartinobySofia Martino
Ordinare la pizza margherita è diventato imbarazzante

Pizza - ANSA

Time: 3 mins read

La pizza non è italiana. O perlomeno non lo è quella come la conosciamo noi tutti oggi, ricca e golosa, farcita con passata di pomodoro e mozzarella. Ad affermarlo più di una volta, suscitando lo sconcerto di molti italiani e l’incredulità in altrettante persone in tutto il mondo, è Alberto Grandi, professore associato di Storia del cibo all’Università di Parma, dove insegna anche Storia dell’integrazione europea.

Quella che potrebbe sembrare una provocazione è, in realtà, il frutto di svariate ricerche scientifiche nel campo alimentare a cui egli si dedica da tempo. “Sono sei anni che ho fatto questa affermazione – chiarisce Grandi, contestualizzando storicamente il discorso. – Tutte le testimonianze della pizza risalgono a fine 1800, periodo in cui è descritta in modi diversi, ma tutti concordi sul fatto che è poverissima e schifosa. Si tratta di un prodotto molto povero. Cito spesso Collodi a tal proposito: È una schiacciata bruciacchiata e sudicia”.

Un altro esempio lampante che Grandi riporta a sostegno della propria tesi è la documentazione che ci giunge dalla scrittrice partenopea Matilde Serao, la quale ripercorre le abitudini alimentari dei napoletani di fine Ottocento, descrivendo la pizza come un prodotto difficilmente commestibile. “Il pizzaiuolo che ha bottega, nella notte, fa un gran numero di queste schiacciate rotonde, di una pasta densa, che si brucia, ma non si cuoce, cariche di pomidoro quasi crudo, di aglio, di pepe, di origano” recita il suo libro Il ventre di Napoli (1884), nel capitolo Quello che mangiano.

Da qui sorge spontanea una domanda: se la pizza non è napoletana, come mai avviene questa associazione immediata nell’immaginario collettivo? “Perché è da lì che partono molti italiani immigrati in America – racconta con enfasi Grandi. – Ma è solo lì che questo alimento diventa business: cambiano le sue modalità di consumo ed esso si arricchisce dal punto di vista qualitativo, poi si standardizza. Verso la fine della Prima Guerra Mondiale, la pizza viene rinnovata negli ingredienti e nella preparazione e quindi consumata dagli americani stessi. Si crea un vero e proprio mercato attorno a essa. La ricetta perfezionata torna in Italia e pian piano si fa strada nella Penisola.” Il professore menziona un aneddoto risalente alla Seconda Guerra Mondiale: “Allora le pizzerie pullulavano in America, mentre in Italia non esistevano. Quando arrivarono da noi i soldati americani, questi rimasero straniti davanti a una simile presa di coscienza”.

La pizza dunque non vanta alcuna storicità né paternità italiana. Non è il parto di una lunga tradizione culinaria tricolore, bensì un’invenzione decisamente recente, che parte da origini ben poco nobili. “Ricordiamoci che la pizza – continua Grandi, – prima di essere migliorata in terra americana, era una semplice focaccia condita con aglio oppure grasso di maiale, pomodori a pezzi o pesciolini”. Di questa transizione da bruco a farfalla, ne parla meglio nel suo ultimo libro La cucina italiana non esiste, scritto con Daniele Soffiati insieme al quale ha anche realizzato il podcast DOI – Denominazione di Origine Inventata. Il tema portante è la cucina italiana in America e, in onore di questa immigrazione, gli autori dedicano un intero capitolo alla pizza.

Nel libro si menziona tuttavia anche la parola marketing in riferimento al concetto di cucina tradizionale. “La storia si vende – esordisce il professore. – “È un ottimo prodotto. Quando noi parliamo di tradizioni, lo si fa per rendere un piatto più accattivate”. E poi cita Paul Bloom, professore di Psicologia all’università di Yale, il quale sostiene che un piatto piace non per il suo gusto ma per ciò che si sa sul suo conto. E il marketing marcia proprio su questo aspetto. Grandi approfondisce il pensiero chiarendo che: “Noi italiani siamo arrivati per ultimi in questo. Abbiamo costruito la cucina all’ultimo, considerando che fino agli anni ’50 eravamo morti di fame e immigrati. All’epoca si mangiava meglio in Belgio che in Italia. I nostri immigrati avevano acqua e farina di mais, nient’altro. Per tale ragione si può affermare che non abbiamo una tradizione da insegnare: il nostro contributo è stato imparare a far da mangiare”.

In sintesi, i piatti italiani sono buoni in quanto esito di contaminazioni e non perché tradizionalmente ereditati. Un discorso che è applicabile, conferma Grandi, a tutte le cucine del mondo. “Perché per noi italiani è diventata così identitaria la cucina? Io non ho ancora una risposta definitiva. Le cucine di tutti i Paesi sono identitarie e, soprattutto, sono sempre contaminate. Basta pensare al sushi: quello che mangiamo noi ovviamente non è quello del Giappone. E quello che mangiamo oggi non è quello che mangeremo tra vent’anni. Il pomodoro ha impiegato due secoli per diventare un ortaggio di cui nutrirsi, all’inizio sembrava velenoso”.

Alla luce di tali riflessioni, il professore arriva alla conclusione che è dunque scorretto forzare una correlazione totale tra la cucina e l’identità di un dato territorio poiché, per quanto ogni nazione si rifletta nel proprio cibo, questo è comunque un oggetto in fieri.

Nella consapevolezza che in molti non appoggino tale punto di vista, egli porta avanti il proprio lavoro di storico, accettando con tutta onestà di essere disposto a ritornare sui propri passi qualora evidenze scientifiche lo smentiscano “Sono pronto a riconsiderare le mie idee nel momento in cui si scoprono documenti che dicono il contrario. A oggi, il mio mestiere è mettere in fila i fatti”.

Share on FacebookShare on Twitter
Sofia Martino

Sofia Martino

DELLO STESSO AUTORE

Miracolo nel Parco Nazionale di Yellowstone: nasce un bufalo bianco

Miracolo nel Parco Nazionale di Yellowstone: nasce un bufalo bianco

bySofia Martino
Definì “bufala” la strage di Sandy Hook: Alex Jones condannato a pagare 47 milioni di dollari

Oggi le due superstiti della Sandy Hook Elementary School si diplomano

bySofia Martino

A PROPOSITO DI...

Tags: Alberto GrandiAmericacucinaItaliapizzatradizione
Previous Post

Energia sostenibile entro il 2030, che fare? I moniti di Francis a UNGA78

Next Post

Voto storico alla Camera: via libera agli aiuti per Ucraina, Israele, Gaza, Taiwan

DELLO STESSO AUTORE

SpaceX vuole salvare Hubble ma la NASA è preoccupata

L’E.D.F. investe milioni di dollari nella geoingegneria solare da questo autunno

bySofia Martino
Jeffrey Gibson porta la cultura indigena alla Biennale di Venezia 2024

Jeffrey Gibson porta la cultura indigena alla Biennale di Venezia 2024

bySofia Martino

Latest News

I 60 anni dell’ICTP di Trieste all’ONU con il Nobel Haldane per la scienza sostenibile

I 60 anni dell’ICTP di Trieste all’ONU con il Nobel Haldane per la scienza sostenibile

byStefano Vaccara
Il sindaco del Newark, New Jersey arrestato a un centro di detenzione dell’ICE

Il sindaco del Newark, New Jersey arrestato a un centro di detenzione dell’ICE

byDavid Mazzucchi

New York

Justice Dept. Probes NY AG Letitia James Over Mortgage Deal

byPaolo Cordova
La procuratrice James pronta a richiedere il sequestro dei beni di Donald Trump

Letitia James nel mirino del Dipartimento di Giustizia per abusi immobiliari

byPaolo Cordova

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

Voto storico alla Camera: via libera agli aiuti per Ucraina, Israele, Gaza, Taiwan

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?