Lo scorso dicembre, l’ex sindaco di New York Rudy Giuliani, 79 anni, ha presentato istanza di bancarotta dopo essere stato condannato a pagare 148 milioni di dollari per aver falsamente accusato di brogli elettorali due addette allo scrutinio nelle elezioni del 2020: Ruby Freeman e Shaye Moss, madre e figlia della Georgia.
Questa settimana, l’ex avvocato di Donald Trump è stato interrogato per ore a porte chiuse, con i suoi creditori che tentano di recuperare i loro soldi. Giuliani ha dovuto elencare tutte le sue proprietà, dall’appartamento di New York a quello di Miami. Ha tempo fino al 18 giugno per poter presentare un piano di rimborso del debito. L’uomo, un tempo noto come “sindaco d’America” per la sua leadership sulla scia degli attacchi terroristici dell’11 settembre, rischia di sborsare molti più soldi di quanto già decretato, date le numerose cause legali da cui è travolto.
Per ora, nella lista fornita ai giudici compaiono 26 orologi, tra cui un modello Rolex e uno Tiffany and Co. In conto, una collezione di gioielli del valore di 30.000 dollari, tra cui anelli degli Yankees World Series tempestati di diamanti. Ma anche “beni e arredi domestici” della sua casa di New York, in particolare il letto, il divano, il tavolo e le sedie per 20.000 dollari, a cui se ne potrebbero aggiungere altri 2.500 per la TV e vari aggeggi elettronici.
Sembra che l’ex sindaco tenti di deprezzare gli oggetti messi in elenco. La ragione è legata a questa teoria: se il ricavo è irrilevante rispetto alla cifra complessiva del debito, il giudice potrebbe decidere di non sottrare il bene. Non la pensano così gli analisti del caso: è quasi certo che i creditori raccoglieranno qualsiasi cifra possibile, nonostante sia una miseria rispetto a quello che Giuliani deve pagare.
Noto tifoso degli Yankees, tra la memorabilia sparsa per casa di New York figura una copia della maglietta firmata da Joe DiMaggio. Giuliani definì il leggendario esterno centrale “il più grande giocatore di baseball vivente” e “la personificazione dell’orgoglio yankee”, ribattezzando addirittura la West Side Highway di Manhattan con il suo nome nel 1999.
Rudy Giuliani ha pensato di mettere sullo stand anche i suoi abiti, che varrebbero almeno 8.500 dollari. In una deposizione dello scorso 7 febbraio, rivelò che indossa ogni giorno un vestito diverso, citando una stima di circa 700 dollari al mese per le spese di lavanderia.
Una Mercedes Benz SL500 decappottabile appartenuta all’attrice Lauren Bacall, invece, potrebbe fruttargli 25 mila dollari. “Mi fa sentire come se fossi Humphrey Bogart”, ha dichiarato Giuliani, con il chiaro riferimento al marito della donna.
Intanto, Rudy prova a battere cassa con la causa per diffamazione contro Joe Biden, per averlo definito una “pedina russa” durante il dibattito presidenziale del 2020. E in un’altra istanza l’ex cliente Donald Trump gli deve ancora due milioni di dollari, credito non corrisposto per i lavori di indagine sulle presunte frodi elettorali delle elezioni del 2020.