La minaccia ISIS torna a spaventare anche gli Stati Uniti. Il direttore dell’FBI, Christopher Wray, ha infatti spiegato, nel corso di un’audizione alla Camera, che i funzionari dell’intelligence sono sempre più preoccupati dalla possibilità che nel Paese si verifichi un attacco simile a quello che ha coinvolto il Crocus City Hall di Mosca lo scorso mese, dove sono state massacrate ben 143 persone.
“Ripensando alla mia carriera nelle forze dell’ordine, difficilmente riuscirei a pensare a un momento in cui il rischio di minacce alla nostra sicurezza pubblica e alla sicurezza nazionale sia stato così elevato”, ha dichiarato il direttore del bureau dinanzi alla commissione per il bilancio della Camera, “ma questa è la situazione in cui ci troviamo oggi. Non possiamo mollare”.
Secondo i funzionari statunitensi, i rischi riguardanti eventuali attentati sono aumentati in particolar modo dopo l’attacco sferrato da Hamas ad Israele, lo scorso 7 ottobre, e con il conseguente scoppio del conflitto a Gaza. Dopo l’attacco del 23 marzo al teatro russo, la preoccupazione ora è che un nuovo attacco possa avvenire prima di quanto pensassero i membri dell’intelligence USA.
“Il nostro timore più immediato è che singoli individui o piccoli gruppi traggano ispirazione dagli eventi in Medio Oriente per compiere attentati in patria”, ha inoltre aggiunto Wray, “Ma ora è sempre più preoccupante la possibilità di un attacco coordinato qui nel Paese, simile a quello che abbiamo visto alla Russia Concert Hall un paio di settimane fa”.
Successivamente, il direttore si è espresso anche contro i possibili tagli che potrebbero interessare il bureau, dichiarando: “Ogni giorno, gli agenti, gli analisti e il personale professionale dell’FBI lavorano fianco a fianco con migliaia di agenti di centinaia di dipartimenti di polizia e uffici degli sceriffi di tutta la nazione. Forniamo tecnologia e competenze, preziosi indizi investigativi come le corrispondenze del DNA e una formazione all’avanguardia alle forze dell’ordine di tutto il Paese, per aiutarle a mantenere sicure le nostre comunità. Per questo motivo, i tagli a noi sono in realtà tagli ai nostri partner, alle agenzie di polizia statali e locali e agli agenti che sono sul campo”.
“Questo non è affatto un momento in cui si può mollare o fare marcia indietro”, ha infine affermato Wray, “abbiamo bisogno del sostegno da parte di tutti, degli strumenti, delle persone e delle risorse necessarie per affrontare queste minacce e tenere al sicuro gli americani”.