Il generale Christopher Cavoli, comandante supremo della NATO in Europa, ha dichiarato giovedì che l’esercito russo è cresciuto del 15% da prima dell’invasione dell’Ucraina, sollevando l’allarme che le forze militari locali si stiano ricostituendo “molto più velocemente” di quanto suggerito dalle stime iniziali.
Cavoli ha inoltre spiegato ai legislatori durante un’audizione della Commissione Servizi Armati del Senato che la Russia sta reclutando 30.000 soldati al mese. Il generale ha affermato che tale crescita sarebbe dovuta in parte alla coscrizione primaverile, ma anche agli incentivi stanziati dal governo guidato da Vladimir Putin, che offre alle reclute la possibilità di firmare un contratto e di essere pagate, in cambio del loro impiego nella guerra contro l’Ucraina.
“Le dimensioni delle forze armate, oggi, sono maggiori rispetto all’inizio della guerra”, ha dichiarato Cavoli, “l’esercitò è più grande del 15%. Nell’ultimo anno, la Russia ha aumentato la forza delle sue truppe di prima linea da 360.000 a 470.000 unità. L’esercito russo ha inoltre cambiato il limite massimo di età per la coscrizione da 27 a 30 anni, il che aumenta di 2 milioni il numero di militari di leva disponibili per gli anni a venire”.
Il nuovo sviluppo delle truppe di Mosca, non solo rappresenta una nuova sfida per l’Ucraina ed i suoi partner occidentali, ma dimostra anche come il Paese guidato da Putin sia riuscito a superare le perdite riportate nel corso del conflitto, che secondo i dati ufficiali di inizio 2024 si attestano intorno a quota 315.000.
Cavoli ha spiegato che la Russia ha anche perso circa il 10% della sua forza aerea e più di 2.000 carri armati sul campo di battaglia. Mosca è stata anche respinta nel Mar Nero dall’Ucraina, ma il generale ha spiegato che la sua attività navale è arrivata ad un livello “mondiale”. Nel frattempo, la Russia starebbe lavorando alla costituzione di sette brigate, composte da poche migliaia di soldati, che potrebbero essere inviate in Ucraina e vicino al confine con la Finlandia.
Dal canto suo, il Paese capitanato da Zelensky continua a combattere in attesa degli aiuti militari dagli USA. Intanto, giovedì il Parlamento ucraino ha approvato una nuova legge sulla mobilitazione che semplificherà il processo di reclutamento di nuovi soldati. Questo mese, inoltre, il presidente Zelensky ha anche firmato una misura che abbassa l’età di leva a 25 anni.
Nel suo rapporto, infine, Cavoli ha dichiarato che la Russia spenderà il 6% delle sue risorse economiche per la difesa. Il generale ha affermato che la nazione dell’est Europa produrrà più munizioni di tutti i 32 alleati della NATO messi insieme e che è sulla buona strada per “comandare il più grande esercito del continente”.
“Forse, la cosa più preoccupante è che nell’ultimo anno le forze armate russe hanno dimostrato una crescente capacità ad adattarsi alle sfide del campo di battaglia, sia dal punto di vista tattico che tecnologico”, ha concluso il generale, “l’esercito è come un’organizzazione che continua ad apprendere e che assomiglia davvero poco alla forza caotica che ha invaso l’Ucraina due anni fa”.