Una donna di 85 anni dell’Idaho, Christine Jenneiahn, ha sparato e ucciso un rapinatore entrato in casa sua, in quello che il procuratore della contea di Bingham, Ryan Jolley, ha definito come “uno degli atti più eroici di autodifesa di cui abbia mai sentito parlare”.
Jolley ha inoltre dichiarato che l’anziana ha agito per legittima difesa e ha stabilito che si tratta dunque di un caso di omicidio giustificabile. “Il fatto che Christine sia sopravvissuta a questo incontro è davvero incredibile”, ha scritto il procuratore, “La sua grinta, la sua determinazione e la sua voglia di vivere sembrano essere ciò che l’ha salvata la scorsa notte”.
Stando a quanto riportato dall’ufficio dello sceriffo di Bingham, lo scorso mese, un intruso di nome Derek Condon, si era introdotto nella casa di Jenneiahn intorno alle 2 di notte. Naturalmente, a quell’ora, la donna stava dormendo: in casa, era presente anche il figlio disabile. Il rapinatore è andato a svegliare l’anziana signora colpendola con il calcio della pistola e ferendola alla testa: subito dopo, l’uomo ha ammanettato l’ottantacinquenne ad una sedia in soggiorno, chiedendole dove si trovassero i suoi soldi ed altri oggetti di valore.
Mentre il malvivente continuava a frugare al piano di sotto dell’abitazione, la donna è riuscita a trascinarsi fino alla sua camera da letto, prendendo il suo revolver 357 Magnum che era solita nascondere sotto il cuscino. Tornata in salotto, Christine ha poi aspettato che il rapinatore finisse il suo “lavoro”.
Dinanzi all’ennesima minaccia di morte da parte dell’uomo, la signora ha infine deciso di estrarre la pistola che aveva con sé e di sparare contro il malvivente: Condon dal canto suo ha risposto al fuoco, ferendo Jenneiahn all’addome, ad una gamba, ad un braccio ed al petto con una 9 mm. Sono stati i colpi esplosi dalla dona, però, a rivelarsi letali: dopo aver tentato di scappare in cucina, infatti, il rapinatore è morto in seguito ad una copiosa emorragia generata dai proiettili.
Christine, invece, ancora ammanettata, si è accasciata al suolo, venendo soccorso solo 10 ore più tardi dal figlio: l’ottantacinquenne è stata poi trasportata d’urgenza all’Eastern Idaho Regional Medical Center di Idaho Falls. Nonostante le ferite riportate, è riuscita a salvarsi.
Le indagini successive hanno portato alla scoperta di una finestra rotta sul retro dell’abitazione e di un cacciavite vicino al punto in cui Condon aveva fatto irruzione. Addosso, invece, l’uomo aveva un set di grimaldelli, la chiave della sua auto, una chiave per le manette e una borsa piena di oggetti rubati dalla casa.
“Questo caso presenta una facile analisi della legittima difesa e dell’omicidio giustificabile”, ha infine spiegato il procuratore Jolley, “In assenza di un chiaro tentativo da parte di Condon di ritirarsi dalla residenza o di arrendersi, che in base alle prove non si è chiaramente verificato, Christine era giustificata a prendere tutti i mezzi necessari per difendere sé stessa e suo figlio quella notte”.