Dolores Huerta, iconica leader sindacale e leader per i diritti civili, che sostenne la candidatura alla Casa Bianca di Robert F. Kennedy nel 1968, ha esortato il figlio di quest’ultimo, RFK Jr. a ritirarsi dalla campagna elettorale 2024. Huerta ha infatti dichiarato ad Axios che Kennedy junior dovrebbe “rinsavire”, in quanto la sua candidatura non farebbe altro che favorire la rielezione dell’ex presidente repubblicano Donald Trump.
Dal canto suo, RFK Jr. sta cercando di ottenere il voto negli Stati per la sua corsa indipendente e ha lanciato un’aggressiva campagna di sensibilizzazione nei confronti della popolazione latina, utilizzando una versione della storica piattaforma “Viva Kennedy!” di suo zio JFK. La sua campagna ha sfruttato il rapporto di Robert Senior con Huerta e con il leader del sindacato United Farm Workers, Cesar Chavez, per riportare l’attenzione degli elettori sull’eredità dei Kennedy e dei latini nel corso della storia.
Molti esponenti della famiglia Chavez, hanno già affermato di sostenere la campagna del presidente in carica Joe Biden, candidato democratico.
Nel frattempo, Dolore Huertas ha spiegato ad Axios: “Ci rattrista pensare che Robert Kennedy Jr. stia davvero aiutando Trump a vincere. È davvero triste pensare che lo stia facendo, perché questo segna l’eredità dei Kennedy. Questa famiglia ha dato così tanto agli Stati Uniti d’America”.
La 94enne ha inoltre affermato di rispettare la passione con la quale RFK sta affrontando sfida elettorale, pur restando dell’opinione che la sua candidatura procurerà solo problemi al Partito Democratico.
In un comunicato, la portavoce della campagna di Kenedy Jr., Stephany Spears, ha spiegato che l’esponente indipendente sta recuperando terreno su Biden e Trump tra i latinos. “Il signor Kennedy comprende la pressione che molti individui stanno subendo per screditare la sua campagna”, ha dichiarato la Spears, senza mai citare il nome della Huerta, “I latinos sono la minoranza elettorale in più rapida crescita, con 36,2 milioni di persone che potranno votare. Un’ampia componente di questi elettori propende per gli indipendenti”.
Prima che Robert Kennedy venisse assassinato, vinse le primarie democratiche anche grazie all’aiuto di Dolores Huerta, che lo sostenne portando alle urne migliaia di cittadini di origine latina. Oggi, la leader per i diritti civili non è certo l’unica di quella generazione a criticare la candidatura di Robert junior.
L’ex senatore americano Fred Harris, l’ultimo membro sopravvissuto della Commissione Kerner, ad esempio, ha definito RKF jr. come “pazzo”. “È una terribile vergogna per coloro che, come me, erano grandi amici di suo padre”, ha dichiarato Harris, “e lo è naturalmente per la sua famiglia”.