L’ex guardia del corpo di Sean “Diddy” Combs, Gene Deal, sostiene che il produttore musicale abbia collezionato nastri compromettenti di politici, principi e altri personaggi di spicco coinvolti nei suoi festini a luci rosse.
Combs, recentemente è stato investito da una serie di accuse che vanno da abusi fisici allo stupro, al traffico sessuale. Nelle scorse settimane le sue abitazioni di Miami e Los Angeles erano state perquisite da parte del Dipartimento della Sicurezza Nazionale e gli agenti federali avrebbero sequestrato sia computer che dispositivi elettronici.
In una recente intervista rilasciata al canale YouTube “The Art of Dialogue”, Deal ha voluto fornire la sua interpretazioni sulle recenti indagini. L’ex guardia ha fatto riferimento in modo particolare alla causa intentata da Cassie Ventura contro Combs e sui loro presunti incontri sessuali, avvenuti durante alcune feste “freak off”. Potrebbero essere stati tutti registrati.
Anche il rapper statunitense Rodney “Lil Rod” Jones aveva precedentemente raccontato che Diddy era solito realizzare video con varie celebrità e politici a loro insaputa, durante i ricevimenti, utilizzando telecamere nascoste nella sua casa.
A queste illazioni si aggiungono ulteriori accuse nelle ultime ore. Diddy è stato infatti tirato in ballo come coimputato in una causa contro il figlio Christian “King” Combs. Secondo le dichiarazioni della querelante quest’ultimo avrebbe abusato di lei mentre lavorava su uno yacht noleggiato dal padre.
Nella causa depositata nei giorni scorsi da Grace O’Marcaigh, presso la Corte Superiore di Los Angeles, si evince che Sean Combs avesse creato le circostanze che hanno portato all’aggressione della donna e successivamente pagato per evitare ulteriori indagini.
La donna, che ricopriva a bordo il ruolo di barista, sostiene che Christian Combs a dicembre 2022 l’abbia spinta a bere tequila, probabilmente addizionata da droghe, e abbia iniziato a molestarla palpeggiandole i seni e i genitali. Poi l’abbia cercato di indurla a praticare sesso orale. Al mattino seguente O’ Marcaigh aveva raccontato tutto al capitano dello yacht, ma Sean Combs lo avrebbe pagato per il suo silenzio, mentre la donna sarebbe stata subito licenziata per ritorsione.