Secondo quanto riportato dall’Aeronautica Militare italiana, in meno di 24 ore sono stati intercettati due velivoli sospetti che si aggiravano sulle acque internazionali del Mar Baltico. I jet Eurofighter italiani della Task Force Air 4th Wing, di base a Malbork in Polonia e che opera per la missione NATO di Enhanced Air Policing, hanno fermato i due aeromobili che, pur essendo tracciabili dai radar, non rispondevano ai segnali via radio e sono stati identificati come russi.
L’intervento è stato diretto dal centro di comando della NATO a Uedem, in Germania, che ha ricevuto l’allarme di un velivolo sconosciuto nello spazio aereo fra la sera del 28 e la mattina del 29 marzo. La Task Force Air 4th Wing ha schierato quattro jet Eurofighter: 4° Stormo di Grosseto, 36° Stormo di Gioia del Colle, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo d’Istrana.
#NATO #AirPolicing
Nelle ultime 24 ore doppio #Scramble sulle acque internazionali del Mar Baltico per gli #Eurofighter della Task Force Air 4th Wing rischierata a Malbork 🇵🇱.
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Nel 2023, le forze aeree della NATO che operano in Europa sono intervenute più di 300 volte per intercettare i velivoli militari russi, soprattutto nell’area del Mar Baltico. Ma in particolare dopo l’attentato dello scorso venerdì 22 marzo al teatro Crocus City Hall di Mosca, l’attività aerea russa nei cieli della Polonia si è intensificata. Nonostante l’attacco terroristico sia già stato rivendicato dall’ISIS-K, il presidente Vladimir Putin continua ad additare l’Ucraina. Secondo quanto riportato dal Guardian, il Comando operativo delle forze armate polacche ha riferito che un missile da crociera russo è entrato nello spazio aereo della Polonia “vicino alla città di Oserdow e vi è rimasto per 39 secondi”.