La neo compagnia Lufthansa-Ita Airways farebbe male alla concorrenza e dovrebbe ridurre le tratte, anche verso il Nord America. Lo dice la Commissione europea in un dossier di 200 pagine sull’accordo che dovrebbe vedere l’ingresso della compagnia tedesca nell’italiana Ita Airways – erede di Alitalia.
È l’ennesimo ostacolo nella storia della tormentata compagnia che ha preso il posto della travagliatissima Alitalia. Fondata nel 2020, è di proprietà del Ministero dell’economia e delle finanze ma la fusione con Lufthansa è necessaria per la sopravvivenza.
Secondo documenti visionati dal Corriere della Sera, la Commissione europea identifica quattro aree in cui il matrimonio crea problemi di concorrenza agli altri vettori dell’Unione. Primo: i voli fra l’Italia e l’Europa centrale, in particolare tutte le tratte che Lufthansa già copre da Milano, Roma e altre città italiane verso destinazioni in Germania, Austria e Svizzera. Secondo, il Nord America e terzo, il Giappone: i voli da Roma verso New York, Washington, San Francisco, Chicago, Toronto, Los Angeles, Miami e Tokyo. Questo perché Lufthansa è già alleata di United Airlines da un lato e All Nippon Airways dall’altro. Infine, quarto ed ultimo: il peso eccessivo che le due linee aeree acquisirebbero a Milano Linate, secondo hub di Ita dopo Roma Fiumicino.
Per chi vola fra Italia e Stati Uniti insomma le nozze potrebbero portare ulteriori voli e migliori prezzi… ma molto meno contenti sarebbero i competitor. Per la Commissione eurooea, Ita e Lufthansa devono lasciare spazio alle rivali. Le parti hanno tempo fino al 26 aprile per fornire spiegazioni e soluzioni.