Se state cercando di contattare un medico attraverso un portale informatico, ma non ci riuscite, potrebbe essere perché non siete bianchi. È quanto emerge da un nuovo studio pubblicato su JAMA Network Open, secondo cui i pazienti appartenenti a gruppi etnici minoritari hanno meno probabilità di ricevere una risposta da un medico. Invece è più probabile che questi pazienti ricevano una risposta dal personale infermieristico, il che, secondo lo studio, implica una “minore priorità durante il triage”.
I ricercatori hanno esaminato i messaggi di 39.043 pazienti sul portale del Boston Medical Center nel 2021. Su un periodo di 11 mesi, la probabilità di ricevere una risposta è risultata la stessa per tutti: quello che cambia è chi risponde.
Ai pazienti afroamericani ha risposto il 4% in meno di medici e il 3% in più di infermieri. Risultati simili per i pazienti asiatici e ispanici, che vengono presi leggermente più sul serio, rispettivamente con il 2,11% e il 2,32% in meno di probabilità di essere contattati da un medico. I pazienti bianchi, solo il 21,1% del gruppo studiato, hanno ricevuto il 46,4% di tutte le risposte di medici.
Lo studio collima con le analisi della medicina “di genere”, secondo cui le donne vengono prese meno sul serio quando accusano dolori e problemi di salute. Un bias incoscio che investe tutti i professionisti sanitari, uomini e donne.
L’uso di portali online per contattare medici è in costante aumento, tanto più dopo i lockdown della pandemia. Un rapporto dell’ the Office of the National Coordinator for Health Information Technology dimostra che nel 2020 quasi il 40% degli americani ha fatto uso di un portale, il 13% in più rispetto al 2014.