L’Environmental Working Group, o EWG, un’organizzazione di difesa dell’ambiente e della salute che produce un rapporto annuale, ha definito come “Sporca Dozzina” alcuni prodotti vegetali contaminati da pesticidi altamente dannosi per la salute. I pesticidi sono infatti responsabili di nascite pretermine, malformazioni congenite, aborti spontanei e un aumento dei danni genetici negli esseri umani.
La Shopper’s Guide to Pesticides in Produce, rappresenta l’analisi di EWG degli ultimi dati sui test di frutta e verdura del Dipartimento dell’Agricoltura e della Food and Drug Administration e ha prodotto la guida 2024 che include dati derivati da 47.510 campioni di 46 frutta e verdura.
La denuncia si concentra sulla tossicità dell’esposizione ai pesticidi cui è stata anche associata una minore concentrazione di spermatozoi, malattie cardiache e al cancro.
Dal rapporto è emerso che circa il 95% di fragole, nettarine, mele, peperoni, ciliegie, mirtilli, fagiolini, uve, cavoli ecc. coltivati negli USA contengono livelli rilevabili di pesticidi. Questi infatti sono soprattutto presenti in una dozzina di prodotti vegetali non biologici che, con le fragole in testa, costituiscono i prodotti più contaminati, entrando nella lista nera dei “Dirty Dozen”. In compenso, nel rapporto, avocado, mais dolce, ananas, cipolle e papaie sono in testa alla lista “Clean Fifteen” dei prodotti coltivati in modo convenzionale con la minor quantità di pesticidi.
Inoltre, secondo lo studio “Farmworkers at Risk The Growing Dangers of Pesticides and Heat”, condotto presso l’Università della California, il maggiore rischio lo corrono proprio I lavoratori agricoli che usano o sono esposti costantemente ai pesticidi. Anche una meta analisi del 2022 pubblicata su Pubmed ha rilevato che i lavoratori esposti ai pesticidi avevano quasi cinque volte più probabilità di avere danni al DNA. A questo si aggiunge un’ulteriore studio pubblicato a febbraio su Pubmed che ha rilevato come i bambini esposti in tenera abbiano hanno mostrato un neurosviluppo peggiore dall’infanzia all’adolescenza.
Tuttavia alcuni esperti sostengono che tale rapporto sia da considerarsi ingiusto nei confronti degli agricoltori poiché, come afferma Carl Winter, professore emerito all’Università della California, “circa il 70% dei prodotti non biologici testati dall’USDA e dalla FDA possiede livelli di pesticidi entro i limiti legali consentiti dall’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti, secondo il rapporto EWG. Questo fatto rende il rapporto fuorviante”