La situazione a Haiti continua a esser fuori controllo e i funzionari democratici del Congresso invitano i repubblicani a sbloccare i 40 milioni di dollari a disposizione per aiutare il Paese e fronteggiare la crisi. Intanto, dal Dipartimento di Stato americano avvisa che sono stati evacuati in elicottero 15 cittadini statunitensi da Port-au-Prince. Arriveranno nel tardo pomeriggio in Florida.
Il vice portavoce del Dipartimento di Stato, Vedant Patel, aveva avvisato questa mattina che saranno organizzati più voli nelle prossime ore da Port-au Prince a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana.
Alla Camera gli animi si infiammano. Il presidente della Commissione Affari Esteri della Camera, Michael McCaul, e il membro di rango della Commissione per le Relazioni Estere del Senato, Jim Risch, entrambi repubblicani, mantengono il blocco sui fondi rimanenti perché non ritengono che una situazione come quella di Haiti possa essere “migliorata”.
Secondo Yvette Clarke, deputata per lo Stato di New York, l’unico modo possibile per gli USA di portare stabilità ad Haiti è “fornire con urgenza le risorse di cui hanno bisogno. Il ritardo nell’erogazione di questi finanziamenti permette alle gang criminali di continuare a destabilizzare e terrorizzare il Paese”, ha dichiarato Clarke.
Hakeem Jeffries, esponente democratico alla Camera, ha inviato una lettera al presidente Mike Johnson affermando che il rifiuto da parte dei repubblicani di fornire i finanziamenti “non è nell’interesse della sicurezza nazionale dell’America”.
Anche i funzionari di Haiti esortano il governo degli Stati Uniti non solo ad aiutare a stabilizzare il Paese, ma anche a indagare sul flusso di armi americane che vengono vendute alle gang alimentando la violenza in corso.