Un conto salatissimo, e senza nemmeno mai mettere piede al ristorante.
È capitato a un uomo newyorkese, Trevor Chauvin-DeCaro, che si è visto addebitare sulla propria carta di credito l’importo di 250 dollari. Motivo? Aver cancellato una prenotazione per due in uno dei più esclusivi ristoranti italiani di Boston – il “Table“.
In un post su X (ex Twitter), il malcapitato sostiene di essere stato costretto a cancellare il viaggio in Massachusetts a causa di un non meglio dettagliato ricovero ospedaliero. La brutta sorpresa è arrivata però quando ha cercato di utilizzare la sua assicurazione di viaggio per farsi rimborsare la prenotazione in hotel, i biglietti dei treni e appunto i 250 dollari di cauzione addebitati dal ristorante italiano.
Qualche ora dopo, infatti, l’uomo è stato contattato via Instagram dalla proprietaria del locale nel North End di Boston.
Wild story incoming. Last month, we had to cancel our Boston trip after I was hospitallized. As a result I had to use travel insurance to get my money back on our hotel, train, and restaurant reservations. Today I got this message from @tableboston pic.twitter.com/d7jc84rllJ
— chase travel insurance it girl (@trevorshowvan) February 22, 2024
“Ciao, Trevor. Possiedo il ristorante TABLE a Boston”, ha esordito Jen Royle nel suo messaggio a Chauvin-DeCaro, secondo gli screenshot condivisi da quest’ultimo. “Volevo solo ringraziarti di persona per aver fregato il mio ristorante e il mio staff dopo aver contestato la tua tassa di cancellazione. Spero davvero che in futuro tu abbia più rispetto per i ristoranti, soprattutto per le piccole imprese come la mia. Sei patetico”.
Chauvin-DeCaro ha chiarito in un’intervista al Boston Globe che lui e il suo consorte avrebbero contattato il Table sei ore prima dell’appuntamento per disdire. In quell’occasione, tuttavia, il locale lo avrebbe avvertito che gli sarebbe comunque stato addebitato un costo di cancellazione in ragione del fatto che il Table è un piccolo ristorante e, secondo il suo sito web, “le cancellazioni e le mancate presentazioni il giorno stesso saranno addebitate a prezzo pieno”.
“La decisione di cercare, trovare e inviare un messaggio diretto a un cliente in questo modo mi fa rivoltare lo stomaco”, ha risposto Chauvin-DeCaro nel suo messaggio a Royle. “Capisco le difficoltà che le piccole imprese devono affrontare, soprattutto nel mondo post-COVID. La mia decisione di utilizzare l’assicurazione di viaggio della mia carta di credito per far fronte all’ingente tassa di cancellazione non è stata presa alla leggera e certamente non con l’intenzione di ‘fregare’ la vostra struttura o il vostro personale”, si legge nello screenshot.
Sul proprio sito web, il Table sostiene di offrire “un’esperienza culinaria e sociale unica”, facendo accomodare i 32 ospiti in due tavoli condivisi con degli estranei. Costo complessivo del banchetto a sette portate: 125 dollari (oppure $98 per un più parco pranzo domenicale).
Sulla rete, intanto, gli utenti si sono divisi tra chi ritiene il comportamento della proprietaria eccessivamente pedante, e chi invece difende il locale.
“È un comportamento davvero fuori di testa. Capisco l’irritazione per una prenotazione cancellata e per i mancati introiti, ma questo va ben oltre la normalità e la professionalità”, ha scritto un utente X.
“In quanto titolare di un’attività commerciale, una transazione del genere può metterla a rischio con il processore della carta di credito, il che sarebbe davvero negativo”, ha invece osservato un altro utente, giustificando la reazione alterata dalla proprietaria.