Non chiamatele case di cura, né comunità per anziani. A New York si può vivere una nuova giovinezza grazie ad alloggi di lusso e stimolanti attività post-pensionamento.
Per decenni, società costruttrici ed enti statali non hanno considerato prioritario un piano alloggi pensato per la popolazione senior. Settantenni in cerca di un posto di questo tipo, che fino a ieri veniva comunemente bollato come assisted living o casa di cura per anziani, si sono imbattuti in offerte risicate. A New York, la scelta era la periferia con strutture poco allettanti oppure costosissime opzioni nei quartieri con i codici postali più prestigiosi.
Poco prima della pandemia da Covid, invece, il settore immobiliare ha dato vita a progetti mirati, sparsi nei quartieri principali di New York, da Manhattan a Brooklyn e da Long Island a Staten Island. Complici molteplici lotti di terreno a costi concorrenziali e alla domanda in aumento – la città ha 1,1 milioni di adulti (13% della popolazione) di età pari o superiore a 65 anni, secondo l’ultimo rapporto del Dipartimento della salute e dell’igiene mentale. Nei prossimi quarant’anni, il numero raddoppierà.
Ci hanno visto chiaro – e tanto denaro – le aziende costruttrici, pensando bene di impostare i progetti su un unico concetto: addio deprimenti case di cura, il nuovo status parla di lusso. Le residenze, infatti, offrono servizi in stile resort: ristoranti, cinema, centri benessere e cliniche di bellezza, studio per lo yoga e il fitness, piscine a sfioro e centri per attività artistiche. Inspir Carnegie Hill, una torre di 24 piani e 215 unità nell’Upper East Side, ha più di 15 mila metri quadrati di opzioni di questo genere. Che includono anche un wine cellar nei sotterranei e tre ristoranti gestiti dall’executive chef Kir Kertes. Al The Apsley, nell’Upper West Side – con lo slogan “qui è dove si svolge la tua nuova favola” – oltre ai servizi di lusso, carne e pesce sono forniti da aziende locali di New York con certificazioni bio, e brioche e pane sono sfornati dell’iconico Balthazar.
Costo complessivo, per ogni unità, dai 15 mila ai 35 mila dollari al mese, contro la spesa media a livello nazionale di 4200. A New York, invece, considerato che prima di oggi i prezzi si aggiravano intorno ai 6 mila per un massimo di 15 mila, il gap – del livello di lusso, si presume – è alle stelle.
E quando si tratta di problemi di salute legate alla demenza o all’Alzheimer – visto che le assicurazioni mediche non coprono le cure – i costi aumentano. Coterie Hudson Yards, oltre aduna esperienza di lusso per vita indipendente e assistita, offre un centro dedicato alla cura di malattie legate alla memoria. Situato nel quartiere più nuovo di Manhattan, Hudson Yards, questa residenza – in qualità di partner della Mayo Clinic – dispone di servizi a cinque stelle per screening per salute e benessere e consegna a domicilio delle medicine.
Cosa ne sarà della moltitudine di pensionati che migrano verso la Florida con l’ambizione di trascorrere una vita in golf cart e pantaloni corti? Lo Stato del Sud – per molti newyorchesi, e non solo – è la meta principale dove trasferirsi dopo il pensionamento, con 4,8 milioni di persone dai 65 anni in su, che costituiscono quasi il 22% della popolazione complessiva, secondo il censimento degli Stati Uniti. Sole tutto l’anno – d’altronde è il “Sunshine State” – tasse più basse e golf all’infinito, tra le promesse. Ora, voci fuori dal coro hanno iniziato a puntualizzare che temperature roventi, umidità e uragani potrebbero non fare più della Florida il paradiso annunciato. Le imposte favorevoli hanno di contro il costante aumento delle polizze assicurative a fronte di catastrofi naturali, sempre più frequenti. Infine, ottimi servizi e tanto golf ma anche orde di turisti che intaccano in buona parte l’alto tenore di vita previsto nel pacchetto. Se a questo si aggiungono coccodrilli e alligatori al sole sull’uscio di casa, ecco che la luna di miele è agli sgoccioli.
La concorrenza con la Florida rimane ardua, tosta, anzi. Ma ecco che la prospettiva di vita fancier e di lusso potrebbe offrire a New York la chance di giocarsela con buon esito. Gli immobiliaristi scommetto che i newyorkesi senior saranno disposti a mettere mano alle tasche pur di non abbandonare le proprie abitudini e stare vicino ai figli- senza bisogno di doversi spostare dal sud per Natale o Hanukkah, o per compleanni e lauree dei nipotini.
Invece, le nuove, lussuosissime strutture lungo le coste di Long Island – che includono quelle degli Hamptons – bastaranno per far dimenticare le spiagge della Florida? C’è anche chi come slogan batte su una delle caratteristiche più controverse – e tanto a cuore – della città, il caos urbano: “Non devi lasciare il trambusto che tanto ami di New York per vivere con il supporto di cui hai bisogno”. L’assicurazione, insomma, è che le abitudini di vita non cambieranno. Oltre alla promessa che gli anziani newyorchesi potranno avere uno stile vibrant e indipendente, nulla che faccia pensare alla vecchiaia.