Per la prima volta da quel terribile 7 ottobre, giorno in cui Hamas attaccò Israele, gli USA, nel corso del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, hanno proposto una risoluzione per una tregua temporanea.
Nella bozza presentata all’ONU, inoltre, gli Stati Uniti hanno inoltre esortato Israele a non procedere con l’offensiva su Rafah, nel sud di Gaza, dove centinaia di migliaia di palestinesi sono fuggiti nel corso del conflitto. Un eventuale attacco israeliano in quest’area, infatti, secondo il governo americano “comporterebbe ulteriori danni e pericoli per i civili, nonché il loro spostamento nei paesi vicini, il che genererebbe gravi implicazioni per la pace e la sicurezza della regione”.
La proposta americana, dunque, arriva subito dopo quella dell’Algeria, propensa per un cessate il fuoco immediato: una eventualità alla quale gli stessi USA si erano opposti in un primo momento. Stando a quanto riferito dalla CNN, invece, con la loro bozza gli americani chiedono una tregua temporanea, che dovrebbe iniziare “il prima possibile”: al momento, però, sembrerebbe che il piano statunitense non soddisfi proprio tutti i membri del Consiglio di Sicurezza, che preferirebbero un cessate il fuoco istantaneo.

Gli Stati Uniti, che tradizionalmente hanno protetto il loro alleato Israele, hanno ripetutamente resistito a tale richiesta, sottolineando che lo Stato guidato da Benjamin Netanyahu avesse tutto il diritto di difendersi, dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre. In questi mesi, gli USA hanno inoltre votato contro almeno due risoluzioni presentate dal Consiglio di Sicurezza.
Venerdì scorso, invece, il presidente Joe Biden aveva detto ai giornalisti presenti alla Casa Bianca di aver avuto un’“ampia conversazione” con il primo ministro Netanyahu, durante la quale aveva espresso la sua posizione “secondo cui deve esserci un cessate il fuoco temporaneo”, per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi. Una proposta che gli Stati Uniti hanno poi presentato anche all’ONU, dichiarando di essere pronti a raddoppiare i loro sforzi sul campo per arrivare ad una tregua.
La bozza promossa dagli USA verrà discussa nelle prossime ore: per essere approvata, avrà necessariamente bisogno di almeno nove voti favorevoli e di nessun veto da parte degli altri membri permanenti del Consiglio di Sicurezza.
Nel frattempo, nonostante le pressioni internazionali, Israele sembra intenzionato a portare a termine le proprie operazioni militari a Rafah. Molti, ora, temono che l’offensiva voluta da Netanyahu nel sud di Gaza possa innescare un nuovo esodo e provocare la morte di migliaia di civili innocenti.