Donald Trump ha chiesto alla Corte Suprema di sospendere la decisione della corte d’appello federale che ha negato la sua richiesta di “immunità assoluta” dai processi in cui è imputato per il ruolo svolto nell’insurrezione del 2020.
Secondo gli avvocati dell’ex presidente la corte Suprema dovrebbe bloccare la sentenza per “prevenire, ancora una volta, un allontanamento senza precedenti e inaccettabile dalle ordinarie procedure d’appello e consentire che la richiesta di immunità del presidente Trump venga decisa nel corso ordinario della giustizia”, hanno scritto gli avvocati nella loro dichiarazione.
“L’affermazione del presidente Trump secondo cui i presidenti hanno assoluta immunità dai procedimenti penali per i loro atti ufficiali presenta una questione nuova, complessa e importante che merita un’attenta considerazione in appello”, hanno aggiunto.
Martedì scorso la Corte d’Appello del Distretto di Columbia aveva emesso una sentenza contro Trump, affermando che la decisione sarebbe stata attuata il 12 febbraio a meno che l’ex presidente non avesse presentato una richiesta di emergenza alla Corte Suprema. Cosa che gli avvocati hanno fatto oggi pomeriggio.
La posta in gioco è alta perché se la Corte Suprema dovesse respingere la richiesta di Trump, il caso ritornerebbe al giudice distrettuale Tanya Chutkan a Washington, con la seriapossibilità che il processo si svolga in pochi mesi prima delle elezioni. Chutkan ha già tolto dal calendario la data originale di tenere il processo a marzo. Gli avvocati di Trump stanno cercando in tutti i modi di rallentare il processo. Se Trump dovesse vincesse le elezioni, sarebbe nella posizione di ordinare l’archiviazione delle accuse o di chiedere la graziaper lui stesso.
Alla fine Trump vorrebbe che la Corte Suprema esaminasse il suo caso e ribaltasse la decisione della corte d’appello, ma prima che i giudici possano raggiungere la questione devono decidere se sospendere la sentenza della corte di grado inferiore.
E’ quella presentata oggi un’ulteriore richiesta che potrebbe aggiungere ulteriore ritardo, gli avvocati di Trump hanno anche chiesto alla Corte Suprema di concedere loro il tempo di chiedere alla corte d’appello di riconsiderare la sua sentenza prima ancora di presentare ricorso all’Alta Corte.
La corte d’appello ha stabilito che in quanto non più presidente “il cittadino Trump”, non può beneficiare di nessuna delle difese immunitarie che un presidente in carica ha.
Gli avvocati di Trump affermano che i presidenti dovrebbero avere totale immunità per gli atti ufficiali in qualità di presidente e che le sue azioni quando metteva in discussione i risultati elettorali affermando che Biden aveva vinto le elezioni con i brogli facevano parte dei suoi doveri ufficiali.
La corte ha una maggioranza conservatrice di 6-3, con tre nominati da Trump. Trump avrebbe bisogno di almeno cinque voti per impedire che la sentenza della corte d’appello entri in vigore.
I giudici hanno diverse opzioni su come gestire il caso, tra cui accogliere la richiesta di Trump mentre si accelera una sentenza sulla questione dell’immunità, o non accettare la richiesta di Trump. Anche se la corte accettasse di intervenire, potrebbe comunque emettere una decisione abbastanza velocemente da consentire il processo prima delle elezioni.
Nonostante la composizione ideologica della corte, Trump finora non se l’è cavata bene negli ultimi casi. Giovedì, i giudici hanno ascoltato le argomentazioni in un altro caso legato a Trump sul tentativo dell’ex presidente di evitare di essere espulso dal ballottaggio in Colorado. In questo caso, sembra probabile che la corte si pronunci a suo favore.L’appello di Trump è nato dall’accusa di quattro capi di imputazione a Washington, comprese le accuse di cospirazione per frodare gli Stati Uniti e cospirazione per ostacolare un procedimento ufficiale. Si è dichiarato non colpevole.
Il magistrato Chutkan a dicembre ha respinto la richiesta di Trump di che chiedeva l’immunità presidenziale. Gli avvocati hanno fatto appello e anche la corte d’Appello ha deciso che l’immunità il presidente l’ha solo quando è in carica. Ora ha chiesto il giudizio della Corte Suprema. Il caso è sospeso fino a che la Corte Suprema non prenderà una decisione.