“Futura” è il tema della 151a edizione del Carnevale di Viareggio appena iniziata nella cittadina toscana. Il periodo più divertente dell’anno è finalmente arrivato, maschere, coriandoli, stelle filanti e tanta allegria allontanano almeno per il momento i giorni più austeri, quelli dell’imminente Quaresima.
A Viareggio, situata in provincia di Lucca, le sfilate dei carri sul lungomare hanno tradizione antica; risalgono addirittura all’800 e nei secoli non sono cambiate. Tre colpi di cannone, l’alzabandiera e i saluti di Burlamacco, la maschera ufficiale della manifestazione.
In questa edizione targata 2024, poco spazio alla satira che ha reso questo carnevale il più irriverente d’Italia, molti invece i temi sociali: dall’intelligenza artificiale, al cambiamento climatico, alle insidie della droga, al disagio giovanile. Non sono mancati omaggi a Sandra Milo, l’attrice italiana appena scomparsa, e a due grandi figure del Novecento, l’artista Salvator Dalì e la poetessa Alda Merini.

“Che possa essere un carnevale di pace” ha dichiarato il sindaco della città Giorgio Del Ghingaro all’apertura.
Anche in questa nuova kermesse saranno i carri di cartapesta – perfezionata dal pittore e costruttore viareggino Antonio D’Arliano nel 1925 – i veri “mastodontici” protagonisti, che possono superare gli oltre 20 metri in altezza e gli oltre 10 in larghezza.
Nell’edizione attuale sono in gara 29 opere, 9 carri nella prima categoria, 4 nella seconda e 16 maschere fra isolate e di gruppo. Gli organizzatori hanno voluto sottolineare che il tema scelto, “Futura”, sarà il filo conduttore delle creazioni, che nonostante “siano state realizzate in un clima globale fatto di tensioni economiche e sociali cercano di guardare a un futuro migliore”.
“Futura” sarà anche il tema del vasto programma di iniziative culturali “Fuori Corso” che, con sei mostre d‘arte, concerti, spettacoli musicali, ospiti, conferenze, presentazioni di libri arricchiranno il già nutrito calendario.

Inoltre in tutti i palazzi storici della città saranno ospitati itinerari per un racconto diffuso tra storia e contemporaneità: dal futurismo di Lucio Venna alla metafisica di Giorgio De Chirico, dall’omaggio dell’arte a Burlamacco, alle pitture dell’artista Beppe Domenici nel centenario della nascita, la creatività che passa attraverso la satira di Sergio Staino.
I corsi mascherati proseguiranno giovedì 8 febbraio, domenica 11 febbraio, martedì 13 febbraio, domenica 18 febbraio e sabato 24 febbraio. Al termine di quest’ultima sfilata saranno emessi i verdetti dalla Giuria sui carri vincitori e uno spettacolo pirotecnico saluterà i visitatori.
