Una domanda più debole del previsto, ha fatto decidere Ford Motor di tirare il freno alla produzione del suo pick-up elettrico F-150 Lightning e spostare centinaia dei suoi lavoratori alle sue fabbriche di veicoli con motore a benzina, citando una domanda più debole del previsto. L’annuncio di venerdì sposta di sei mesi indietro l’annuncio fatto dai dirigenti della casa automobilistica di Detroit di ridurre da metà la produzione dei pick-up elettrici. I toni di venerdì sono ben diversi di quelli di due anni fa, quando Ford ha iniziato ad espandere la fabbrica di Lightning per poter produrre 150.000 camion elettrici all’anno: un obiettivo raddoppiato dopo che l’uscita dei primi F-150, nel 2022, ha generato una lunga lista d’attesa. Nel 2023 la direzione di marcia è cambiata e in ottobre Ford ha annunciato il rinvio di 12 miliardi di dollari di investimenti pianificati sui veicoli elettrici, citando preoccupazioni per l’appetito degli acquirenti e per la pressione sui prezzi.
General Motors (GM), in ottobre, aveva annunciato l’abbandoo dell’obiettivo di costruire 400.000 veicoli elettrici tra il 2022 e metà del 2024, aggiungendo che avrebbe ritardato di un anno la produzione di camioncini elettrici nel suo stabilimento di Orion Township nel Michigan. Sempre in ottobre GM ha annullato un piano da 5 miliardi di dollari per sviluppare congiuntamente veicoli elettrici a prezzi accessibili con Honda Motor.
Le vendite di veicoli elettrici negli Stati Uniti stanno ancora crescendo più velocemente del mercato automobilistico complessivo, registrando un aumento del 47% rispetto allo scorso anno, circa il 12% dell’intero settore. Nel 2022, le vendite era aumentate di circa il 65%, secondo i dati raccolti da Motor Intelligence, ma i produttori vedono la domanda diventare sempre più fiacca anche per gli ingenti costi delle riparazioni, che hanno spinto persino il gigante delle auto a noleggio, Hertz, a vendere sottocosto 20.000 dei suoi veicoli elettrici.
“Non esiste un rallentamento nella roadmap dei veicoli elettrici per Stellantis”, ha detto venerdì durante una tavola rotonda online, Carlo Tavares, amministratore delegato della compagnia che amministra Fiat, Chrysler, Alfa Romeo, Jeep e altre 10 case automobilistiche. Stellantis ha attualmente 25 veicoli elettrici disponibili a livello globale e prevede di lanciarne altri 23 entro la fine di quest’anno. Tuttavia, Tavares ha spiegato che questi piani potrebbero cambiare in base alla domanda dei consumatori e ai potenziali cambiamenti politici legati alle elezioni di quest’anno negli Stati Uniti e in Europa. Inoltre il Ceo ha aggiunto che Stellantis non venderà veicoli elettrificati come ibridi e modelli completamente elettrici in perdita come hanno fatto altre case automobilistiche per spingere gli acquisti.
I sondaggi mostrano che molti consumatori sono interessati alle auto elettriche ma esitano a effettuare il passaggio, in parte a causa delle preoccupazioni sui posti di ricarica. La Casa Bianca si sta adoperando per garantire che l’adozione dei veicoli elettrici negli Stati Uniti non perda la sua carica in mezzo ai segnali – seppure limitati – di rallentamento dello slancio per il settore. Venerdì mattina il Dipartimento del Tesoro ha annunciato piani per concedere agevolazioni fiscali fino al 30%, per famiglie e imprese che decidono di installare apparecchiature di ricarica. Giovedì, il Dipartimento dei trasporti ha annunciato quasi 150 milioni di dollari in sovvenzioni per riparare e sostituire quasi 4.000 centraline di ricarica esistenti in 20 stati. La settimana scorsa sono stati stanziati 623 milioni di dollari in sovvenzioni alle città e alle regioni rurali a livello nazionale per l’installazione di luoghi di ricarica pubblica. Biden sta facendo di tutto perché il suo Green Deal funzioni, sfidando i tempi di una transizione epocale.