I cinque miliardari più ricchi del pianeta hanno visto le loro fortune raddoppiare dal 2020: lo denuncia l’ong Oxfam in un rapporto pubblicato in occasione del forum di Davos, in Svizzera, invitando gli Stati a non farsi influenzare dai super ricchi in materia di politica fiscale. Ai ritmi attuali, nel giro di un decennio potremmo avere il primo trilionario della storia dell’umanità, ma ci vorranno oltre due secoli (230 anni) per porre fine alla povertà. È quanto emerge da ‘Disuguaglianza: il potere al servizio di pochi’.
Intervistato da Afp, Amitabh Behar, direttore ad interim di Oxfam International, ha affermato: “I cinque maggiori miliardari hanno raddoppiato la loro ricchezza”. Si tratta di Elon Musk, Bernard Arnault, Jeff Bezos, Larry Ellison e Warren Buffett, i cui patrimoni sono passati da 405 a 869 miliardi di dollari. Ma intanto “quasi cinque miliardi di persone, ovvero il 60% della popolazione, si sono impoveriti. Ciò è quello che sta succedendo in questo decennio di divisioni”.
“Ciò sta accadendo perché stiamo entrando in un’era di supremazia dei miliardari, un’era di potere monopolistico corporativo e di privatizzazione dei servizi pubblici, di razzia della madre terra, essenzialmente per avere sempre più profitti per i loro azionisti miliardari”, ha aggiunto Behar.
“È una scelta fondamentale che il World Economic Fortum (Wef) e, direi, la comunità mondiale, devono fare. Si tratta di una scelta politica che mira a garantire l’uguaglianza. Non possiamo continuare con questo livello di disuguaglianza osceno”, ha denunciato.
“Questo capitalismo al servizio dei super ricchi, unicamente al servizio dei miliardari, deve cambiare – ha avvertito il direttore di Oxfam International – non può essere un capitalismo degli azionisti, deve tenere conto degli stakeholder e dell’insieme della catena di approvvigionamento dei lavoratori, del pianeta e delle comunità. Ci sono dei cambiamenti fondamentali che devono essere apportati”.