Ci sarebbe anche “John Doe 36” – pseudonimo dell’ex presidente Bill Clinton – nella lista di amici stretti del finanziere miliardario Jeffrey Epstein e della sua compagna Ghislaine Maxwell, condannati per aver fatto prostituire ragazze giovanissime (spesso minorenni) con clienti facoltosi del jet set statunitense.
L’ex politico democratico non è l’unico a comparire nella maxi-lista di oltre 150 “amici” e collaboratori della coppia – le identità dei quali stanno per essere rese pubbliche per decisione della giudice federale Loretta A. Preska. Tra le persone i cui nomi saranno resi noti ci sono vittime di abusi, testimoni, dipendenti di Epstein e persone che hanno solo un legame passeggero con lo scandalo.
Non è la prima volta che Clinton viene associato al finanziere newyorkese, deceduto nel 2019 in circostanze misteriose nella sua cella di Manhattan prima di andare a giudizio. L’ex presidente viene citato più di 50 volte nei documenti e, secondo ABC News, il suo nome potrebbe essere collegato a una causa intentata nel 2015 da Virginia Giuffre. La donna, che sostiene di essere stata violentata dal Principe Andrea, vorrebbe convincere Clinton a testimoniare contro Epstein e Maxwell. A quanto si apprende, tuttavia, l’ex commander-in-chief non risulterebbe coinvolto in alcuna attività illegale.

Epstein è accusato di aver violentato diverse ragazze adolescenti, spesso poco più che 14enni, nelle sue case di Manhattan, Palm Beach, e nella sua isola privata vicino a St. Thomas, nelle Isole Vergini americane. Nel 2019, i procuratori federali lo hanno accusato di associazione a delinquere finalizzata al traffico sessuale e di sfruttamento di prostituzione coinvolgente soggetti minorenni. Epstein è morto suicida nella sua cella di Manhattan circa un mese dopo essere stato arrestato e le accuse contro di lui sono state quindi ritirate.
La sua compagna, la socialite britannica Ghislaine Maxwell, sta invece scontando una condanna a 20 anni di reclusione dopo essere stata condannata nel dicembre 2021 per aver aiutato Epstein a reclutare e abusare sessualmente ragazze minorenni.