Il massacro di Praga – quattordici persone uccise all’università Carolina nel centro della capitale – oltre al lutto e allo shock provoca polemiche sulle leggi sulle armi in Repubblica Ceca. Ma anche sulla polizia. Il giovane killer, 24 anni, identificato come David K, aveva già ucciso: secondo le analisi balistiche è lui il responsabile dell’assassinio di un uomo e della sua figlioletta, ritrovati morti in una foresta a est della capitale la settimana scorsa.
La notizia del doppio omicidio era circolata in Europa perché assai macabra. La polizia però aveva sospeso la caccia all’uomo senza indizi sulla sua identità, dichiarando che “nulla indica un pericolo imminente”. Ma il giorno dopo, giovedì 21 dicembre, David K. ha aperto il fuoco all’Università Carolina. Oltre ai 14 morti ci sono oltre 20 feriti.
Il fucile usato nella foresta di Klanovice è stato trovato nella casa dove Davide K. viveva all’università, hanno spiegato le forze dell’ordine. Il giovane studiava storia. Si è suicidato sul tetto dell’ateneo prima di essere catturato.
Risolto il mistero della foresta, ne nascono altri. David K. era uno studente con ottimi voti alla più prestigiosa università del paese. Come è diventato l’autore della peggiore strage a Praga dalla seconda guerra mondiale? E ancora: come è riuscito a immagazzinare un vero arsenale, che teneva nell’edificio della facoltà di Lettere?
Gli studenti dell’Università Carolina – la più antica della Repubblica, risalente al 14esimo secolo e intitolata a re Carlo IV – hanno fatto circolare una petizione che propone una soluzione semplice: mettere al bando le armi da fuoco. Secondo il testo “il possesso di armi, ad esclusione delle forze di sicurezza armate, dovrebbe essere escluso per legge”.
Ma la Repubblica Ceca difende il diritto a proteggere se stessi e gli altri usando un’arma. È iscritto nella Costituzione, la cosa “più vicina in Europa al secondo emendamento della Costituzione statunitense” secondo il New York Times. Un diritto sancito fin dal 1991 dopo il crollo dell’URSS e ribadito dalla Costituzione approvata due anni fa – dopo molte pressioni dei cacciatori e della lobby locale delle armi, timorosa che l’Unione europea avrebbe fatto qualcosa per impedire ai cechi di tenere i loro fucili. Le stragi sono molto più rare che negli Usa.
Ma David K. possedeva, legalmente, otto armi da fuoco. Per ottenere il porto d’armi bisogna passare un test medico, avere la fedina penale pulita e dimostrare che si è in grado di maneggiare un fucile, spiegando per ogni arma da fuoco a cosa serve. In un paese di 10,7 milioni di abitanti, però, oltre 300.000 hanno un porto d’armi e molti di questi possiedono vari fucili; il totale dovrebbe essere circa un milione.