La governatrice dello Stato di New York, Kathy Hochul, ha firmato un nuovo disegno di legge che consentirà ai detenuti delle diverse strutture carcerarie locali di poter scegliere il cibo da mangiare a seconda del loro orientamento religioso.

La legge in questione era stata sottoposta all’attenzione della governatrice da Jessica Ramos, senatrice del Queens nonché membro del Partito Democratico, e da Simcha Eichenstein, membro dell’assemblea generale dello stato newyorkese, proveniente da Brooklyn.
Fino ad oggi, i detenuti devoti ai diversi credi religiosi, come l’Islam o l’Ebraismo, non avevano la possibilità scegliere alimenti che potessero soddisfare le esigenze delle rispettive fedi. Con il nuovo progetto approvato dalla Hochul, invece, i responsabili dei penitenziari e dei vari istituti di correzione dovranno necessariamente fornire cibo Halal e Kosher presso i distributori automatici e presso le aree di spaccio, su richiesta degli stessi detenuti.
Secondo la senatrice Ramos, in questo modo verranno rispettate maggiormente le culture, la fede e le abitudini dei molti “inquilini” delle strutture in questione, un fattore che potrebbe rivelarsi importante nel corso della loro riabilitazione.
“Negare agli ebrei in carcere l’accesso ai cibi kosher è una punizione aggiuntiva e mirata, che il governatore Hochul sta contribuendo a correggere firmando il mio disegno di legge”, ha spiegato la senatrice del Partito Democratico, “Vorrei ringraziare i nostri rabbini e i leader religiosi per il loro sostegno esplicito e continuo a questi sforzi, mentre ci rimbocchiamo le maniche affinché lo stesso progetto venga esteso anche alle scuole pubbliche”.
“La firma di questo decreto legge avviene in un periodo speciale, in concomitanza con il Chanukkah”, ha invece dichiarato il rabbino Moshe Margaretten, presidente dell’Associazione Tzedek, “Grazie al deputato Eichenstein e alla senatrice dello Stato Ramos per aver ricordato la popolazione dimenticata, correggendo un problema che francamente avrebbe dovuto già essere risolto dalla politica”.

“Lo Stato di New York è obbligato a rispettare i diritti alimentari legati alla religione di tutti i suoi abitanti, anche di coloro che sono in carcere”, ha infine dichiarato Simcha Eichenstein, membro dell’assemblea generale, “Questi individui, ora, potranno beneficiare dei cibi previsti dai rispettivi credi. Finalmente i diritti religiosi dei carcerati delle varie strutture del nostro Stato saranno adeguatamente riconosciuti”.