“Sentire” la musica: la Lyric Opera di Chicago ha adottato un indumento dal nome evocativo, Sound Shirt: si tratta di una tecnologia per aiutare gli spettatori che abbiano problemi di udito. In sostanza, una camicia che permette ai non udenti e agli ipoudenti di “sentire” la musica all’opera immergendosi nelle vibrazioni che seguono l’andamento del suono.
In ottobre, la Lyric è stata la prima compagnia d’opera a offrire le ‘camicie’. Il capo di tecnologia indossabile è stato ideato dal marchio londinese CuteCircuit. Ogni camicia costa circa 1.900 dollari, ma gli spettatori interessati possono prenotarne una per gli spettacoli speciali al prezzo di 20 dollari a biglietto.
Il capo può essere indossato come una giacca ed è dotato di 28 micro-attuatori incorporati nel tessuto, a cui i microfoni posizionati sul palco attorno all’orchestra inviano in modalità wireless specifici segnali attivando vibrazioni nelle spalle, negli avambracci e nella parte superiore e bassa della schiena, creando una sensazione immersiva.
“Sono orgoglioso che Lyric Opera di Chicago sia la prima compagnia d’opera al mondo a presentare questa nuova tecnologia al suo pubblico dal vivo”, afferma Anthony Freud, direttore generale del Lyric. “La SoundShirt rafforza l’impegno preso per l’accessibilità e per l’ampliamento sull’impatto delle nostre esibizioni dal vivo sui nostri ascoltatori”.
Sebbene il Lyric sia il primo teatro d’opera a utilizzare questo tipo di indumento, nel 2018 anche il Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum aveva presentato la SoundShirt in “Access+Ability”, una mostra che esplorava nuovi design inclusivi.
In un video del museo relativo al capo d’abbigliamento, si vedono violinisti e batteristi suonare i loro strumenti, ma è udibile soltanto un ronzio basso e disorientante. “La musica dovrebbe essere per tutti”, – commenta la voce narrante -. La SoundShirt è “un dispositivo che permette ai non udenti di vivere un concerto attraverso sensazioni tattili”.
Brad Dunn, direttore senior delle iniziative digitali di Lyric, racconta di aver scoperto la SoundShirt durante un viaggio a Londra nel febbraio 2020. “L’ho provata e ho pensato: è fantastica. Poi è arrivata la pandemia e non sono riusciti a lanciarla”.
Tutti coloro che sceglieranno di utilizzare le speciali camicie avranno inoltre una vista privilegiata sul palcoscenico, per osservare meglio sia il direttore d’orchestra che l’interprete della lingua dei segni.