Il senatore repubblicano Tommy Tuberville ha annunciato martedì che ritirerà il suo veto per centinaia di promozioni ai vertici militari USA – dopo averle ostacolate per più di un anno in protesta contro le politiche pro-aborto del Pentagono.
Tuberville ha di fatto congelato la procedura di nomina parlamentare delle alte cariche del Pentagono a partire dal marzo 2022. Tutta ‘colpa’ della decisione del Dipartimento di Difesa di consentire un periodo di congedo retribuito e il rimborso delle spese di viaggio per le funzionarie che desiderano abortire – in modo da garantire il diritto all’interruzione di gravidanza per i dipendenti federali nonostante lo storico annullamento di Roe v. Wade da parte della Corte Suprema.
Dopo l’annuncio di Tuberville il Senato non ha perso tempo, confermando in breve tempo centinaia di promozioni congelate da mesi.
“425 leader militari altamente qualificati e patriottici sono stati confermati dal Senato”, ha dichiarato il Presidente Joe Biden in un comunicato. “Queste conferme erano attese da tempo e non avrebbero mai dovuto essere rinviate”.
Tuberville ha tuttavia annunciato che continuerà ad opporsi alla nomina di una decina di generali. “È stato praticamente un pareggio. Loro non hanno ottenuto quello che volevano. Noi non abbiamo ottenuto quello che volevamo”, le parole del senatore che rappresenta l’Alabama.