Dimenticate occhiali da sole e tavola da surf, sul vulcano Mauna Kea alle Hawaii nei giorni scorsi è caduto quasi mezzo metro di neve.
L’inverno sembra infatti precipitato su Mauna Kea – che con i suoi oltre 4000 metri e il suo milione di anni alle spalle – è la vetta più alta dell’arcipelago, sulla quale si trova anche l’omonimo centro meteorologico.
Seppure possa sembrare insolito, non è raro che la neve cada sulle cime vulcaniche delle Hawaii nei mesi invernali, considerata la loro altitudine. A fine Ottocento le nevicate erano molto più intense e costanti, ma a causa dei cambiamenti climatici negli ultimi anni sono diminuite.
Un gruppo di ricercatori dell’International Pacif Research Center (IPRC) – Centro Internazionale di ricerca sul clima con focus sull’area Asia-Pacifico – dell’Università delle Hawaii a Manoa in passato aveva utilizzato immagini satellitari per quantificare la distribuzione del manto nevoso sui vulcani hawaiani. I risultati avevano indicato che le cime erano in genere ricoperte di neve almeno 20 giorni ogni inverno, ma che il manto nevoso sarebbe scomparso entro la fine del secolo.
“Abbiamo riconosciuto che la neve hawaiana ha un valore estetico e ricreativo, oltre a un significato culturale, per residenti e visitatori, ” – aveva spiegato Chunxi Zhang ricercatore di IPRC -. “Quindi, abbiamo deciso di esaminare quali sarebbero state le implicazioni dei cambiamenti climatici per le future nevicate alle Hawaii”.
Le proiezioni avevano quindi rilevato che le nevicate invernali medie future sarebbero state dieci volte inferiori a causa del riscaldamento climatico e delle temperature dell’aria più elevate alle alte quote e che avrebbero diminuito il numero delle tempeste invernali.