Grande orgoglio nel corpo dei Marines per Nathaniel LaPrade, 19 anni, la recluta più bassa della storia del corpo d’élite: misura 4 piedi e 7 pollici, ovvero sfiora il metro e 40. Ma il coraggio e la tenacia non si fanno coi centimetri: LaPrade ha superato le tredici settimane di estenuante addestramento nella base di Parris Island in South Carolina.
La notizia ha catturato l’attenzione dei media, anche perché il corpo l’ha pubblicizzata come una evidente dimostrazione di inclusività.

Intervistato un servizio per la tv pubblica PBS, LaPrade spiega “se hai un punto debole e lo sai, vi garantisco che alla fine del periodo di addestramento sarà diventato uno dei tuoi punti di forza”. Essere il più basso è sempre stato un problema, dalla scuola alla squadra di lotta, “e quando sono arrivato al campo di addestramento, tutti pensavano che avessi qualcosa da dimostrare”.
Ma LaPrade aveva parlato con un reclutatore a scuola e “per me è stato come un istinto, devo farlo. Era disciplina, era ordine”. Così ha sopportato decine di chilometri di marcia con venti chili di zaino sulle spalle, le corse a ostacoli, gli addestramenti quotidiani e il momento peggiore, 54 ore di un endurance test detto, appropriatamente, “il crogiolo”. Ben temprato, ha vinto col sostegno dei suoi istruttori, sottolinea, che gli dicevano “spingi più forte, scava più a fondo”.
LaPrade intende diventare uno specialista di logistica – gli ufficiali che pianificano e gestiscono lo spostamento delle attrezzature, del personale e delle risorse sui teatri di guerra.
Ma prima o poi spera di essere anche istruttore: “Voglio essere quel tipo di leader, aiutare la gente a migliorarsi”.