Negli USA una nuova tendenza green sta coinvolgendo alcune persone che invece di limitarsi a vedere le ghiande solo come spazzatura da eliminare dopo le pulizie in giardino, preferiscono raccoglierle e spedirle alle aziende vivaistiche del loro Stato, dove vengono coltivate e utilizzate per essere ripiantate, nell’ottica di un progetto di riforestazione.
Ciò accade per esempio in Virginia dove al centro di raccolta dell’associazione “Tomorrow’s Trees” arrivano tonnellate di ghiande e altri semi tipici della zona, che vengono messi a dimora per essere successivamente consegnate al Virginia Department of Forestry che si occupa di ripopolare le aree disboscate.
L’associazione, che promuove una campagna di sensibilizzazione con il messaggio “i semi di oggi, gli alberi di domani”, è composta da migliaia di volontari, in particolare abitanti delle terre del fiume Potomac che hanno come obiettivo, non soltanto il rimboschimento ma anche la salubrità delle acque del fiume, grazie all’effetto degli alberi sull’acqua di cui filtrano le tossine migliorandone la qualità in modo naturale.
“Tomorrow’s Trees” spiega anche che ripopolare la regione con alberi autoctoni è fondamentale poiché sono in sintonia con le caratteristiche naturali del suolo locale, e con le condizioni climatiche. Inoltre le querce locali sono molto resistenti a vari tipi di insetti e malattie e costituiscono un punto di riferimento importante per la biodiversità.
L’urgenza di agire per la riforestazione, secondo i volontari di “Tomorrow’s Trees” si basa su dati preoccupanti che registrano una perdita di circa 300 metri quadri di foresta al giorno nell’area di Chesapeake Bay, una tendenza che però si può invertire anche grazie a questo intervento che opera nell’ottica di un futuro migliore.