Il Comitato Etico della Camera ha trovato “prove sostanziali di potenziali violazioni del diritto penale” da parte del parlamentare repubblicano di New York George Santos, e ha deferito la vicenda al Dipartimento di Giustizia.
La commissione – che questa mattina ha pubblicato l’atteso rapporto su Santos – non ha raccomandato alla Camera di espellere Santos. Il parlamentare, però, haa detto che non si ricandiderà alle prossime elezioni.
Nel rapporto finale di 56 pagine la commissione, composta da sei membri della Camera equamente divisi tra i due partiti, ha concluso all’unanimità che Santos “ha consapevolmente presentato rapporti falsi o incompleti alla Commissione elettorale federale; fondi utilizzati per campagne elettorali per scopi personali; coinvolto in una condotta fraudolenta in relazione a RedStone Strategies LLC; e impegnato in violazioni consapevoli e intenzionali dell’Ethics in Government Act in relazione alle sue dichiarazioni di divulgazione finanziaria depositate alla Camera.
“Alla luce delle indagini penali già avviate dalla procura federale sul congressman George Santos e delle scoperte dell’Investigative SubCommittee su ulteriori comportamenti illegali e non accusati da parte del Rappresentante Santos, l’ISC ha raccomandato che il Comitato deferisca immediatamente le indagini svolte al Dipartimento di Giustizia”, continua il rapporto.
Santos è stato arrestato a maggio con l’accusa di frode telematica, riciclaggio di denaro e di aver mentito al Congresso. A ottobre un atto d’accusa sostitutivo ha aggiunto ulteriori accuse relative al furto d’identità e riciclaggio di denaro che coinvolgeva la raccolta di fondi per la sua campagna elettorale.
Il Comitato Etico, nonostante abbia rifiutato di raccomandare specifiche sanzioni congressuali contro Santos, ha stabilito che “la condotta del parlamentare Santos merita una pubblica condanna, è al di sotto della dignità della carica e ha portato grave discredito alla Camera”.
Da un altro report del comitato etico, risulta come Santos avrebbe utilizzato migliaia di dollari di donazioni della campagna elettorale per acquisti di lusso presso Sephora ed Hermes, oppure per pagare i propri debiti personali o altre spese – tra cui un abbonamento a OnlyFans (una piattaforma web utilizzata principalmente a sfondo erotico, di cui Santos aveva precedentemente negato di essere a conoscenza) e un pernottamento Airbnb in una lussuosa villa agli Hamptons.
Ethics report: George Santos used campaign funds to pay for OnlyFans, Botox, Sephorahttps://t.co/AAUJSEIZAd pic.twitter.com/9oHXJaAr2q
— philip lewis (@Phil_Lewis_) November 16, 2023
Just some normal text messages between George Santos and an aide. pic.twitter.com/5H44gQi4E8
— Kyle Cheney (@kyledcheney) November 16, 2023
Santos, candidato alla rielezione nel 2024, è uscito indenne nei giorni scorsi da un voto per la sua espulsione alla Camera.
A maggio, i repubblicani hanno indicato che avrebbero aspettato che il Comitato Etico raccomandasse una linea di condotta prima di passare a sanzionare Santos. La decisione ora sta allo speaker della Camera, ma con una maggioranza risicata e una storia di protezione da parte di Donald Trump, i repubblicani alla Camera potrebbero scegliere di aspettare finché gli elettori non avranno detto la loro a novembre del prossimo anno quando ci saranno le elezioni.
In una dichiarazione che accompagna il rapporto, il presidente della Commissione, Michael Guest, repubblicano del Mississippi, ha affermato che ci sono “prove sostanziali” che dimostrano che Santos “ha consapevolmente causato il suo comitato elettorale a presentare rapporti finanziari falsi o incompleti alla Commissione elettorale federale; che ha utilizzato fondi della campagna elettorale per scopi personali; che è strettamente coinvolto nella condotta fraudolenta in relazione a RedStone Strategies LLC; e impegnato in violazioni consapevoli e intenzionali dell’Ethics in Government Act in relazione alle sue dichiarazioni finanziarie depositate alla Camera”.
Santos, che è stato incriminato con 23 capi d’imputazione penale federale e ha già subito due tentativi di espulsione dalla Camera, si è dichiarato non colpevole e accusa i democratici di aver lanciato una campagna contro di lui.
Nei giorni scorsi un ex dipendente della sua campagna elettorale si è dichiarato colpevole di frode telematica federale compiuta per conto del parlamentare.
Samuel Miele, 27 anni, era stato incriminato lo scorso mese di agosto di frode telematica e furto d’identità per essersi presentato ad alcuni donatori elettorali nel 2022 come assistente principale dell’allora speaker della Camera Kevin McCarthy per raccogliere fondi per di Santos.
Il procuratore federale ha affermato che Miele ha utilizzato l’identità dell’assistente di McCarthy per più di una dozzina di volte, non solo raccogliendo illegalmente fondi per Santos ma prendendo anche il 15% su ogni donazione. Nella sua dichiarazione, Miele ha anche ammesso di aver addebitato sulle carte di credito senza autorizzazione i contributi alle campagne di Santos.
Breon Peace, procuratore federale per l’Eastern District di New York, ha dichiarato che Miele ha “usato la frode e l’inganno per rubare oltre centomila dollari alle sue vittime, incanalando questo denaro nei comitati elettorali di Santos, ma anche nelle sue tasche.”