Haiti è stata scossa ancora una volta da un nuovo e spietato attacco da parte delle gang nei confronti dei civili nella Capitale, Port-au-Prince. Questa volta, il centro ospedaliero Fontaine è stato preso di mira da un gruppo armato locale, che avrebbe fatto irruzione nell’istituto medico con l’obiettivo di rapire almeno un centinaio di pazienti, inclusi donne e bambini.
Nonostante le smentite del direttore dell’ospedale Jose Ulysse, fonti locali confermano l’accaduto, riferendo tuttavia che la polizia è intervenuta prontamente per liberare gli ostaggi. Il quartiere in cui sorge l’ospedale, Cité Soleil, noto per la sua pericolosità, continua a essere un campo di battaglia tra gang sin dalla morte dell’ex presidente Jovenel Moïse nel 2021. Secondo i dati delle Nazioni Unite, le bande armate controllerebbero ormai oltre l’80% della zona metropolitana.
In aggiunta, ci sono segnali che suggeriscono come gli attacchi delle gang siano prossimi ad intensificarsi, soprattutto alla luce di un imminente arrivo di una missione di forza multilaterale atta a liberare il paese dalla loro morsa.
L’intervento della polizia locale ha permesso a 40 bambini e 70 adulti ricoverati di essere liberati e spostarsi in un ospedale più sicuro. Attualmente la capitale del Paese si trova sotto il controllo dell’alleanza criminale G9, comandata dall’ex poliziotto Jimmy Cherizier, e l’alleanza G-Pep, capeggiata da Gabriel Jean-Pierre. Per Ulysse i responsabili della violenza sarebbero gli alleati G-Pep della gang Brooklyn.