L’incontro tanto atteso ci sarà: mercoledì 15 novembre a San Francisco in California, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden vedrà il presidente della Cina, Xi Jinping, a margine del vertice APEC, la Cooperazione economica Asia-Pacifico.
L’annuncio della Casa Bianca sottolinea che è un vertice per consolidare i rapporti. Ma si parlerà di molti temi sui cui i due paesi sono in disaccordo o in aspra competizione. Parlando con i giornalisti, lo staff di Biden ha spiegato che le discussioni saranno ad ampio raggio: il presidente americano intende parlare di Taiwan (l’isola-Stato che la Cina considera parte del suo territorio e che andrà alle urne nel 2024), di interferenze elettorali, della guerra in Ucraina (e del rifiuto cinese di condannare apertamente l’invasione russa) nonché della guerra fra Israele e Hamas (la Cina ha rapporti tradizionalmente calorosi con l’Iran, paese che sostiene i movimenti estremisti islamici, e Biden ribadirà che gli Usa reagirebbero a qualunque espansione del conflitto causata da Teheran).
Per questioni di sicurezza, non è stato indicato dove il vertice si svolgerà esattamente.
L’ultimo incontro fra i due era stato quasi esattamente un anno fa, il 14 novembre a margine del G20 di Bali, in Indonesia; anche quello, un vertice rigidamente programmato, fra i crescenti timori di un’aggressione cinese contro Taiwan. Da allora non si sono più parlati e i rapporti fra i due paesi sono ancora più tesi, a causa di vari episodi scabrosi: la crisi diplomatica scatenata in febbraio dal pallone spia cinese che ha attraversato gli Stati uniti prima che un caccia americano lo abbattesse in Carolina del sud; le restrizioni statunitensi sugli export tecnologici in Cina.
Temi di scontro che saranno discussi secondo la Casa Bianca, ma funzionari cinesi e americani hanno entrambe sottolineato, nel corso dell’anno, l’importanza di rafforzare i rapporti fra quelle che sono le due economie più grandi del mondo. Sono passati per Pechino negli ultimi mesi il segretario di Stato Antony Blinken, la segretaria al Tesoro Janet Yellen, la segretaria al Commercio Gina Raimondo. Il messaggio è sempre lo stesso: gli Stati Uniti vogliono proteggere la sicurezza nazionale ma non intendono mettere a rischio i rapporti commerciali.
Giovedì 9 novembre, nel Corso di un collegamento video con un convegno a Hong Kong, l’ambasciatore cinese negli Usa, Xie Feng, ha detto che Pechino vuole garanzie “che gli Stati Uniti non vogliono cambiare il sistema cinese, non vogliono una nuova guerra fredda, non sostengono l’indipendenza di Taiwan”. Secondo Xie, i rapporti fra i due paesi hanno di fronte sfide difficili: “c’è una lunga strada prima di normalizzarli”.
Negli Stati Uniti, il presidente Xi dedicherà parecchio tempo a spiegare agli imprenditori americani che la Cina è pronta a fare affari; è previsto un suo discorso nel corso di una cena da duemila dollari a coperto.
Discussion about this post