Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante il suo viaggio di Stato in Corea del Sud, ha visitato il Tempio Haeinsa a Daegu, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Uno dei tre templi-gioiello buddisti del Paese, situato all’interno delle foreste del Parco Nazionale Gayasan, ospita il Tripitaka Koreana, una delle raccolte più complete al mondo di testi buddisti e un tesoro nazionale coreano. Il presidente ha ammirato la preziosa collezione di oltre 81mila tavolette in legno con le scritture buddhiste.
La visita di Mattarella in Corea del Sud e il suo colloquio al palazzo Presidenziale di Yongsan con l’omologo Yoon Suk-yeol sono serviti ad affrontare importanti temi internazionali, come i conflitti in corso tra Israele e Palestina e fra Russia e Ucraina, situazioni per le quali i due leader hanno auspicato che si raggiunga presto una pace giusta e duratura.
Mattarella, accompagnato dal vice ministro degli Esteri Edmondo Cirielli, si è recato anche alla Joint Security Area, la zona cuscinetto che si trova al 38esimo parallelo e che divide Corea del Sud e Corea del Nord, protagoniste di una guerra fredda che dagli anni ’50 non è mai finita. “Si comprende come una guerra che non si è mai conclusa con il conseguimento della pace comporti il rischio di nuove violenze – ha sottolineato il Capo dello Stato – quanto qui viene fatto ha il respiro della storia, è particolarmente importante per evitare l’esplosione di violenze ulteriori”.