Lawrence Faucette, il secondo uomo ad aver ricevuto il cuore di un maiale, è morto a sole sei settimane dall’intervento. Aveva 58 anni, viveva a Fredrick in Maryland e soffriva di una malattia cardiaca terminale molto grave. Era stato rifiutato per il trapianto dell’organo umano tradizionale, ma era riuscito a sottoporsi all’operazione per un cuore animale a settembre. Non aveva mai lasciato l’ospedale perché non si era mai ripreso completamente.
Secondo quanto dichiarato dai medici legali dell’University of Maryland Medical Center, che hanno assistito Faucette durante l’intervento e tutto il ricovero, l’organo avrebbe fatto infezione nonostante fosse stato modificato geneticamente per essere compatibile con i tessuti umani senza essere rigettato. Ma così non è andata e adesso i ricercatori stanno studiando questo caso.
“Faucette era un paziente straordinario, uno scienziato, un veterano della Marina e un padre di famiglia – ha raccontato commosso il dottor Bartley P. Griffith, il chirurgo che ha eseguito il trapianto. – Il suo ultimo desiderio è di sfruttare al meglio quello che abbiamo imparato da questa esperienza per garantire ad altri la possibilità di avere un cuore nuovo quando l’organo umano non è disponibile”. Anche la moglie, Ann Faucette, ha raccontato il marito era ben consapevole della sua condizione, che non aveva grandi aspettative, ma che sperava che la sua esperienza avrebbe contribuito a progredire nella ricerca scientifica. “Sapeva che il suo tempo con noi era ormai alla fine e che questa era la sua ultima possibilità per fare qualcosa per gli altri”.
Il primo trapianto di cuore di maiale aveva avuto lo stesso epilogo. Il cinquantasettenne David Bennett, anche lui respinto per ricevere un organo umano tradizionale, è morto lo scorso anno, due mesi dopo l’operazione, a causa di alcune complicazioni: il suo nuovo cuore aveva sviluppato un virus che di solito infetta gli animali senza però mostrare i segni di un’infezione acuta, come nel caso di Faucette.