Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi è arrivato a Washington, mentre gli Stati Uniti e la Cina cercano di gestire le profonde differenze strategiche e avviare i negoziati per un vertice tra i presidenti Joe Biden e Xi Jinping. “Il solo fatto che Wang Yi sia venuto a Washington – scrive il Washington Post – dà un segnale positivo al vertice”
Il segretario di Stato Antony Blinken ha dato il benvenuto a Wang al Dipartimento di Stato e domani il capo della diplomazia cinese sarà ricevuto alla Casa Bianca dove incontrerà il presidente Joe Biden e il consigliere per la Sicurezza Nazionale Jake Sullivan.
La visita di Wang a Washington arriva dopo che diversi alti funzionari statunitensi, tra cui lo stesso Blinken, hanno visitato Pechino negli ultimi mesi. Le aspettative sono che le discussioni si concentrino sui preparativi per un incontro anticipato tra Biden e Xi a margine del vertice dei paesi della Cooperazione economica dell’Asia Pacifico (APEC) che si terrà a San Francisco dall’11 al 17 novembre.
Secondo molti economisti i due paesi partecipano al vertice APEC in modo differente con gli analisti che affermano che gli Stati Uniti hanno resistito alle difficili condizioni globali dopo la pandemia di COVID-19 molto meglio della Cina.

La guerra in Medio Oriente ha aggiunto una nuova dinamica al complicato rapporto tra le due superpotenze e la Casa Bianca spera che Pechino possa usare la sua influenza sull’Iran per contribuire a garantire che il conflitto tra Israele e Hamas non si allarghi. Sia la Cina che gli Stati Uniti affermano che entrambe le parti condividono l’interesse a scongiurare una guerra più ampia e che la Cina, in quanto importante acquirente di petrolio, ha una notevole influenza che potrebbe esercitare sull’Iran.
Tuttavia, mentre sia Pechino che Washington hanno parlato di cercare aree in cui possono lavorare insieme, e Xi mercoledì ha affermato che la Cina è disposta a cooperare sulle sfide globali, non ci si aspetta che si ottengano risultati immediati.
La priorità dell’amministrazione Biden nei confronti di Pechino è stata quella di evitare che l’intensa concorrenza tra le due maggiori economie del mondo e i disaccordi su una serie di questioni, dal commercio con Taiwan al Mar Cinese Meridionale, creino ulteriori attriti, anche se le schermaglie tra gli aerei militari sul Pacifico continuano. Proprio oggi è stato rilasciato dal Dipartimento della Difesa un video in cui un caccia cinese ha volato a meno di 10 piedi da un bombardiere americano B-52 nello spazio aereo internazionale sul Pacifico all’inizio di questa settimana, passando sotto l’ala del bombardiere e scomparendo dalla vista del pilota.
Da dire anche che gli Stati Uniti sono rimasti delusi dalla Cina per il suo sostegno alla Russia nella guerra contro l’Ucraina e per il suo relativo silenzio sul Medio Oriente. Inoltre, le due maggiori economie del mondo sono in disaccordo su questioni quali i diritti umani, il cambiamento climatico, Taiwan, il Mar Cinese Meridionale e la Corea del Nord.

Scott Kennedy, consigliere senior e presidente fiduciario per gli affari e l’economia cinese presso il Centro per gli studi strategici e internazionali di Washington, ha affermato che il viaggio di Wang potrebbe produrre risultati come voli diretti aggiuntivi tra i due paesi, visti per più giornalisti e persino accordi sul cambiamento climatico e la ripresa del dialogo militare ad alto livello. Ma mentre è importante per Wang e gli americani discutere i punti di contesa nella regione dell’Indo-Pacifico e altrove, Kennedy ha detto che è improbabile che le due parti raggiungano un accordo.
Il presidente cinese Xi è venuto negli Stati Uniti l’ultima volta nel 2017, quando l’ex presidente Donald Trump lo ha ospitato nel suo resort di Mar-a-Lago in Florida. Biden, entrato in carica nel 2021, deve ancora ospitare Xi alla Casa Bianca. I due presidenti si sono incontrati l’ultima volta a Bali, in Indonesia, nel novembre 2022, a margine della riunione del Gruppo dei 20 dei principali paesi ricchi e in via di sviluppo.
Il governatore della California Gavin Newsom, in visita in Cina questa settimana, ha avuto un incontro a sorpresa con Xi ieri a Pechino. Il presidente cinese ha detto al governatore che “i risultati raggiunti dall’accordo Cina-USA dovrebbero essere curati ancora di più”, secondo l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua.
All’inizio di questo mese, il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer ha guidato una delegazione di sei senatori in Cina, nella prima visita di legislatori statunitensi dal 2019. Schumer è stato ricevuto anche da Xi.
Le relazioni tra Stati Uniti e Cina si sono inasprite nel 2018, quando l’amministrazione Trump ha imposto pesanti tariffe su beni cinesi per un valore di 50 miliardi di dollari. La situazione si è ulteriormente deteriorata per una serie di questioni, tra cui le violazioni dei diritti, il Mar Cinese Meridionale, Taiwan, la tecnologia e la pandemia di COVID-19.