“Umiliata” per un vestito un po’ troppo succinto.
È questa la versione della turista newyorkese Nancy Jiang, che la scorsa estate è stata protagonista di uno spiacevole episodio avvenuto appena al di fuori della Basilica di San Marco a Venezia.
La giovane, che aveva scelto il capoluogo veneto per una vacanza con un’amica, sarebbe stata infatti criticata da un addetto alla sicurezza per il suo modo di vestire troppo scoperto mentre era in fila per entrare nella nota chiesa. Un comportamento che a suo dire l’ha “umiliata” e che ha prontamente bollato come “misogino”.

(X/@nancy__jiang)
Jiang ha descritto l’accaduto in un lungo articolo pubblicato sul quotidiano britannico The Sun.
La giovane Jiang racconta che era in viaggio con un’amica che l’avrebbe raggiunta il giorno successivo. Per ottimizzare i tempi, la protagonista aveva deciso di visitare da sola alcuni dei luoghi iconici della Serenissima – tra cui, appunto, la maestosa basilica che svetta sull’omonima piazza.
Jiang sottolinea che, a causa delle temperature torride, per la vacanza aveva messo in valigia solo un vestito di lino, due paia di pantaloni e un paio di top. Quando è arrivata a destinazione, tuttavia, si è resa conto del fatto che attorno a lei erano tutti decisamente più coperti.
“Mi ci è voluto troppo tempo per capire l’errore che avevo commesso”, scrive. “Ho tirato fuori il biglietto sul cellulare e ho visto l’avviso sul dress code, che ha confermato il mio sospetto di non essere, in quel momento, vestita in modo appropriato per la Basilica”.
Jiang ha cercato di ovviare al problema comprando una T-shirt ricordo e indossandola per coprire quantomeno la scollatura. “Pensavo di aver evitato per un pelo il disastro”, ha scritto Jiang, aggiungendo che le ginocchia, le spalle e le clavicole erano coperte.
Tuttavia, una volta arrivata all’interno della cappella, una guardia l’avrebbe fatalmente fissata con aria giudicante e avrebbe borbottato in italiano “qualche parola sul mio carattere e/o sui miei gusti in fatto di moda”.
Alla fine, però, dopo “quello che è sembrato un decennio”, alla giovane sarebbe stato finalmente permesso di entrare in chiesa.