Dopo un temporaneo calo degli attraversamenti illegali del confine Messico-USA in primavera, l’amministrazione Biden è di nuovo alle strette sul tema migratorio.
Dalla California al Texas, migliaia di richiedenti asilo hanno fatto ingresso negli Stati Uniti e molti altri si stanno ancora dirigendo verso le città messicane di confine con autobus e treni merci, a seguito dei picchi migratori da record registrati più a sud (soprattutto nel cosidetto “Triangolo del Nord” e in Venezuela). L’emergenza è avvertita soprattutto a San Diego, in California, e nelle città texane di El Paso e Eagle Pass – costringendo gli agenti di frontiera agli straordinari per tamponare (senza successo) il record storico di arrivi.
Gli agenti della Border Patrol hanno arrestato circa 140.000 migranti nei primi 20 giorni di settembre, una media di circa 6.900 al giorno, secondo i dati interni dell’agenzia. Si tratta di un aumento del 60% rispetto alla media giornaliera di 4.300 unità di luglio. Per la fine del mese si prevede un totale di 210.000 arresti, che sarebbe il numero più alto da dicembre e maggio 2022, quando gli agenti di frontiera hanno registrato i massimi storici di oltre 220.000 arresti.
Secondo gli esperti, gli Stati Uniti non hanno la capacità di trattenere e processare gli immigrati al confine, il che rende spesso difficile per l’amministrazione applicare le sanzioni draconiane annunciate a maggio – che prevedono l’espulsione e il divieto di reingresso per cinque anni per chi faccia ingresso illegalmente negli States. Di conseguenza, alcuni immigrati clandestini che attraversano il confine in cerca di asilo vengono lasciati entrare nel Paese con una data di comparizione in tribunale, invece di essere rimandati indietro, il che equivale di fatto a spianargli la strada per disperdersi.
Negli ultimi giorni, il CBP ha registrato più di 1.000 di migranti al giorno nella regione di El Paso. Anche nella comunità texana di Eagle Pass, dove martedì le autorità hanno dichiarato l’emergenza per chiedere finanziamenti per maggiori servizi, i migranti stanno attraversando il fiume in numero sempre maggiore. Tanto che la compagnia ferroviaria Union Pacific è stata costretta a interrompere il servizio verso il Messico – come già fatto dalla messicana Ferromex,che ha sospeso il servizio di 60 treni per scoraggiare i migranti che prendevano di mira i vagoni merci.
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