Russia, Stati Uniti e Cina hanno costruito nuove strutture e scavato nuovi tunnel nei loro siti di test nucleari negli ultimi anni. A provarlo sarebbero le immagini satellitari ottenute in esclusiva dalla CNN, in un momento in cui le tensioni tra le tre principali potenze nucleari sono salite ai massimi degli ultimi decenni.
“È molto chiaro che tutti e tre i Paesi (…) abbiano investito una grande quantità di tempo, sforzi e denaro non solo per modernizzare i loro arsenali nucleari, ma anche per preparare i tipi di attività che sarebbero necessarie per un test”, ha dichiarato alla CNN il colonnello dell’aeronautica in pensione Cedric Leighton, ex analista di intelligence.
Le fotografie satellitari mostrano tunnel di nuova costruzione sotto le montagne, oltre ad autostrade e strutture di stoccaggio. I presunti siti includono una struttura russa sul Mar Glaciale Artico, una struttura cinese nell’estrema provincia occidentale dello Xinjiang e un sito americano nel deserto del Nevada.
Il Bulletin of the Atomic Scientists ha annunciato quasi otto mesi fa di aver impostato il suo famigerato Doomsday Clock – il suo indicatore non ufficiale della probabilità di apocalisse nucleare – a 90 secondi dalla mezzanotte, l’impostazione più pericolosa dell’orologio da quando è stato istituito nel 1947.
Da quando il Trattato per la messa al bando totale degli esperimenti nucleari del 1996 ha bandito i test nucleari sotterranei, né la Cina, né la Russia, né gli Stati Uniti hanno condotto test di armi nucleari. L’accordo è stato firmato sia dalla Cina che dagli Stati Uniti, ma nessuno lo ha ratificato.
Secondo Jeffrey Lewis, professore aggiunto presso il James Martin Center for Nonproliferation Studies del Middlebury Institute of International Studies, i test potrebbero riprendere in qualsiasi momento. Facendo riprecipitare l’umanità nel terrore della Guerra fredda.