Un “arbitro” federale per regolare la partita dell’intelligenza artificiale. È questa la proposta che Elon Musk ha formulato nel corso di un incontro tra gli amministratori delegati delle più importanti aziende tecnologiche USA e una sessantina di senatori di Capitol Hill.
Argomento del meeting di mercoledì è stata appunto l’IA – e i metodi per regolarla in sicurezza. I legislatori sono infatti alla ricerca di metodi per ridurre i rischi associati alla nuova tecnologia, la cui popolarità è in repentino e inarrestabile aumento dopo il lancio del chatbot ChatGPT di OpenAI.
Non pare esserci alcun dubbio sul fatto che l’intelligenza artificiale (IA) debba essere regolamentata a livello federale.
“Stiamo iniziando ad affrontare davvero una delle questioni più significative per la prossima generazione e oggi siamo partiti alla grande”, ha dichiarato ai giornalisti il leader della maggioranza democratica del Senato Chuck Schumer, che ha organizzato il forum bipartisan.
Il deputato newyorkese ha sottolineato la necessità di una regolamentazione in vista delle elezioni presidenziale del 2024, in particolare per quanto riguarda i cosiddetti deep fake (ossia video falsi con voce e faccia verosimili). “Ci sono molte cose che devono essere fatte, ma questa ha tempistiche forse più strette di altre”, ha detto.

“È importante per noi avere un arbitro”, ha detto Musk ai giornalisti, aggiungendo che un’autorità di regolamentazione “garantirebbe che le aziende compiano azioni sicure e nell’interesse del pubblico”. Musk, secondo cui la concertazione tra imprenditoria e politica “potrebbe passare alla storia come molto importante per il futuro della civiltà”, ha ribadito che a suo avviso l’intelligenza artificiale è “un’arma a doppio taglio” – dopo che lo scorso marzo il patron di X aveva già chiesto una pausa di sei mesi nello sviluppo di sistemi più potenti del GPT-4 di OpenAI.
Tra i partecipanti al vertice non solo Musk, ma anche Mark Zuckerberg (Meta), Sundar Pichai (Alphabet), Liz Shuler (AFL-CIO), Satya Nadella (Microsoft), Arvind Krishna (IBM), Jensen Huang (Nvidia), e Bill Gates.
Zuckerberg ha affermato che il Congresso “dovrebbe impegnarsi sull’IA per sostenere l’innovazione e le salvaguardie. Si tratta di una tecnologia emergente, ci sono importanti equità da bilanciare e il governo ne è in ultima analisi responsabile”, chiosando che è “meglio che lo standard sia stabilito da aziende americane che possono lavorare con il nostro governo per modellare questi modelli su questioni importanti”.