Devastante sisma in Marocco, scossa di magnitudo 7 a Marrakech.
La terra ha tremato in Marocco nella notte di venerdì, poco dopo le 23; una spaventosa scossa di magnitudo 7 a 72 chilometri da Marrakech, rinomata località turistica; migliaia di persone sono corse in strada terrorizzate. Il bilancio parla per ora di più di 2000 morti, e il sisma è stato avvertito anche sulla costa a Rabat, a Casablanca, a Essaouira, ad Agadir.
“È come se ci avesse colpito una bomba” dice, citata da Le Monde, Hafida Sahraouia da Marrakech. Le stradine di Le Mellah nello storico quartiere ebraico della città ocra sono piene di calcinacci; vecchi edifici crollati, tetti in legno spaccati. “Non sappiamo dove sbattere la testa; abbiamo perduto tutto”. Danni ingenti in tutta la Medina, centro storico e cuore pulsante di Marrakech, soprattutto nelle abitazioni tradizionali, i riad. In città, centinaia di turisti e residenti si sono rifugiati nella piazza Djemaa El-Fna – dove si è abbattuto un minareto – a strappare qualche ora di sonno per terra. Houda Outassaf spiega, “stavo camminando in piazza quando la terra ha cominciato a tremare. Sono salvo ma sotto shock. Ho perso almeno dieci persone in famiglia, non ci posso credere”. Fayssal Badour, un altro residente, era alla guida. “Mi sono fermato e ho capito che era un disastro. Le urla e i pianti erano insopportabili”.

Mimi Theobald, turista inglese di 25 anni, era arrivata al dessert al ristorante con gli amici “quando i tavoli hanno cominciato a tremare, i piatti a volare. Volevamo andare in albergo a prendere le valigie e i passaporti perché saremmo dovuti ripartire domani ma non è stato possibile, troppe rovine”. Gravi danni si registrano in numerose città oltre che a Marrakech. Secondo il quotidiano marocchino in lingua francese Le Matin, le prime operazioni di soccorso e l’invio di aiuti nella zona dell’epicentro – la provincia di Al Haouz – sono partiti subito dopo la scossa. Il direttore dell’Istituto nazionale di Geofisica, Nacer Jabour, afferma che non sono probabili altre scosse secondarie.
Secondo i media marocchini, è il peggior terremoto che abbia mai colpito il paese. Nel 2004 almeno 628 persone erano morte quando una scossa colpì Al Hoceima, a nord est del paese. Nel 1960, un terremoto di magnitudo 6,7 ad Agadir uccise oltre 12mila persone. Nella vicina Algeria, una scossa di magnitudo 7,3 a El Asnam nel 1980 uccise 2.500 persone e lasciò senza tetto almeno trecentomila algerini.
Il Marocco, soprattutto la parte della costa a nord del paese, è considerato territorio ad alto rischio sismico a causa della presenza di grandi faglie di scorrimento, legate alle interazioni fra la placca africana e quella euroasiatica.
Dal G20 a Nuova Dehli, i leader del mondo porgono le loro condoglianze, come pure tanti altri nel mondo. Dall’Ucraina, Volodymyr Zelensky si rivolge al re Mohammed Vi e a tutti i marocchini: “siamo solidali con voi in questo tragico momento”. Anche la Russia di Vladimir Putin esprime le sue condoglianze “al popolo amico marocchino”. Da Ankara il presidente turco Recep Tayyip Erdogan scrive su X:”Sosteniamo i nostri fratelli marocchini con tutti i mezzi. La Francia, ex potenza coloniale, assicura con Emmanuel Macron che è “pronta ad aiutare i primi soccorsi”.
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