Joe Biden cancella tutte le restanti licenze di trivellazione per gas e petrolio nell’Arctic National Wildlife Refuge in Alaska, concesse dalla precedente amministrazione Trump, per proteggere oltre 52 mila km quadrati nell’Artico occidentale, dove c’è una delle regioni con la maggiore biodiversità del pianeta. Lo ha annunciato il presidente, rivendicando il suo impegno a tutela dell’ambiente e contro il climate change, che riscalda l’Artico “più del doppio della velocità rispetto al resto del mondo”.
“Fin dal primo giorno ho realizzato l’agenda sul clima e sullla conservazione più ambiziosa nella storia del nostro Paese – ha detto Biden – Ma c’è ancora molto da fare e la mia amministrazione continuerà a intraprendere azioni coraggiose per far fronte all’urgenza della crisi climatica e proteggere le nostre terre e le nostre acque per le generazioni a venire”.
La Segretaria all’Interno Deb Haaland ha dichiarato in un comunicato di aver ordinato la cancellazione dei sette permessi di trivellazione nell’area protetta artica rilasciati da Trump nel 2020, poco prima di lasciare la Casa Bianca. I permessi, gli ultimi rimasti, erano già stati temporaneamente sospesi nel giugno 2021 a causa di “carenze legali” nel processo di autorizzazione.
Haaland ha dichiarato che con l’accelerazione del riscaldamento dell’Artico a causa dei cambiamenti climatici, gli Stati Uniti “devono fare tutto il possibile per soddisfare i piu’ alti standard per proteggere questo fragile ecosistema”. L’Arctic National Wildlife Refuge si estende per circa 78.000 chilometri quadrati e ospita orsi polari, lupi, caribù e oltre 200 specie di uccelli. Il territorio è considerato sacro dai Kutchin (chiamati anche Gwich’in), un gruppo aborigeno del Nord America.