NEW YORK Erano tutti pronti a scommettere che i soldi sarebbero finiti in droga o alcol. E invece sono finiti in abiti, alimenti, affitto di una camera e corsi di addestramento al lavoro.
Un esperimento canadese condotto dall’ente di beneficenza “Foundations for Social Change” in collaborazione con l’Università della British Columbia ha rivelato che mettendo a disposizione di persone senzatetto una cifra sostanziosa, depositata in banca una tantum, la reazione dei destinatari è diversa da quella che gli stereotipi tradizionalmente abbracciano.
L’esperimento è avvenuto nel 2018, a Vancouver, e in questi giorni una puntigliosa e scientifica analisi del risultato è stata pubblica sulla rivista statunitense Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).
Il risultato dell’esperimento è stato così positivo che la squadra del New Leaf Project (Progetto Nuova Pagina) si appresta ad allargarlo ad altre città, sia in Canada che negli Stati Uniti. Non solo: l’équipe intende aiutare altri gruppi, come le persone che escono dal carcere e quelle che vogliono uscire dal lavoro sessuale.
Bisogna anche sottolineare che il Project è stato ideato e condotto con un approccio scientifico e impersonale, proprio per risultare il più possibile affidabile. Ad esempio, i 50 individui scelti non dovevano essere senza casa da più di due anni, cioè non dovevano essere persone oramai radicate in una situazione di povertà assoluta e di conseguenza aver dimenticato come funzionare nella società. Nessuno doveva essere tossicodipendente o alcolista. E ogni individuo è stato accompagnato in banca personalmente da uno dei membri della squadra, per il deposito della cifra, 7500 dollari ciascuno, e ha ricevuto il bancomat, e da quel momento è stato affidato a sé stesso.
Il beneficiario di questo aiuto poteva scegliere quel che fare con la cifra, e contrariamente allo scetticismo di tanti, tutti hanno scelto di togliersi subito dalla strada e trovarsi una camera in affitto, di comprare abiti puliti, mangiare più sano e frequentare i corsi di addestramento al lavoro che venivano offerti in un particolare centro di assistenza per i senza tetto.
E’ stato calcolato che questa assistenza è costata meno di quel che la città avrebbe speso se avesse dovuto assistere i senzatetto con i soldi pubblici, con i rifugi e i pasti gratuiti. Inoltre è stato calcolato che consegnare una somma ingente depositata in banca, in presenza della persona, ha dato ai beneficiari la sensazione di un voto di fiducia. La presidente dell’iniziativa New Leaf Project, Claire Williams, spiega perché è stata scelta una somma una tantum invece che un’erogazione mensile: «La ricerca dimostra che se si dà alle persone una somma di denaro consistente in anticipo, si innesca un pensiero a lungo termine, invece di mantenere le persone in modalità di sopravvivenza. Non si può pensare di iscriversi a un corso per migliorare la propria vita quando non si hanno abbastanza soldi per mettere il cibo in tavola. La somma forfettaria iniziale dà alle persone molta più libertà di azione».
Nei prossimi esperimenti, spiega ancora Williams, verrà dato ai prescelti anche un cellulare, perché trovare un lavoro è impossibile se non riesci a lasciare un recapito telefonico dove sei sempre raggiungibile.