Le scorse notti, gli Stati Uniti sono stati illuminati dallo spettacolo della Superluna blu. Si tratta dell’evento astronomico più raro dell’anno e viene chiamata così perché è una luna piena che si trova nel punto della sua orbita più vicino alla terra (perigeo) apparendo ancora più maestosa e luminosa di circa il 7% rispetto al solito.
Quest’anno l’evento è stato reso ancora più eccezionale non solo per la particolare vicinanza del satellite alla terra, ma anche perché si è manifestata sia la luna piena che il secondo plenilunio nell’arco dello stesso mese di agosto.
L’origine del termine è legato alla cultura anglosassone e al concetto “once in a blue moon” che significa letteralmente “una volta ogni luna blu” e viene usato per indicare un evento insolito. Il nome si è diffuso grazie alla rivista Sky & Telescope, che nel 1964 diede questa definizione.
La storia racconta anche che questo evento è rintracciabile nella memoria di culture antiche come quella dei Nativi Americani, che da secoli la chiamano “Luna dello Storione”. Da tempi remoti, infatti, vengono associate alle fasi lunari alcuni rituali basati sui flussi energetici che secondo alcune credenze possono influenzare la terra e la nostra vita quotidiana.
Con un approccio molto diverso al fascinoso evento lunare, molti appassionati di tutto il mondo armati di telescopio e potenti obiettivi hanno scattato foto ravvicinate che mostrano i dettagli del satellite e delle sue sfumature di colore. Chi l’ha persa o vorrebbe rivederla dovrà attendere diversi anni.
Secondo quanto riferito dalla NASA, “si tratta di una rara combinazione perché l’ultima Superluna blu risale al dicembre 2009 e la prossima non verrà avvistata prima del gennaio 2037″.