Colorate, ironiche, personalizzate ma soprattutto con le effigi dei loro personaggi preferiti impressi – da Superman a Barbie, da Iron Man a Capitan America – il giorno del rientro in classe, era un popolarsi di eroine e super eroi.
Per facilitare i controlli e rendere più agevole, da parte di insegnanti e educatori, l’individuazione di armi, sempre più scuole americane, hanno deciso di mettere al bando i tradizionali “contenitori” di libri e rendere obbligatorio ai loro studenti zaini trasparenti.
Seppure non ritenuta una misura determinante, dovrebbe contribuire, assieme a altre già messe in campo, a contrastare l’introduzione di armi da fuoco negli ambienti scolastici. I dati rilevati sono preoccupanti, nell’anno tuttora in corso si sono verificate 221 sparatorie. Nel 2022 il totale era stato di 305. Dieci anni fa ve ne erano state “soltanto” 34.
Anche se le sparatorie nelle scuole americane (nel 2022 si sono verificate in 300 scuole su quasi 1300) e rappresentino meno dell’1% del totale di morti per arma da fuoco dei bambini, il fenomeno resta gravissimo.
Nonostante nell’ultimo quinquennio le autorità scolastiche statunitensi, abbiano aumentato gli investimenti sulla sicurezza (in Usa è pari a 2,7 miliardi di dollari) non è stato registrato alcun decremento sugli incidenti o stragi armate.
Secondo dati federali e del Centro Nazionale di Statistica Scolastica, su oltre 1000 scuole, già due terzi controllano gli accessi, oltre il 43% ha installato pulsanti antipanico, o allarmi invisibili per contattare la polizia in caso di emergenza e il 78% ha dotato le aule di serratura.
I luoghi che ospitano i ragazzi invitandoli allo studio, dovrebbero garantire la loro sicurezza, oltre che la loro incolumità, questa non deve essere solo una priorità, deve essere una certezza.