Evgenij Prigozhin è tra le persone morte nell’incidente aereo avvenuto in Russia lo scorso mercoledì. A confermarlo sono stati domenica i risultati di un’analisi dei campioni biologici compiuta dagli inquirenti russi.
Il Comitato investigativo di Mosca ha dichiarato che i risultati dei test genetici hanno confermato l’identità di tutte e dieci le persone morte nell’incidente: non solo quella del capo della Wagner, ma anche del suo braccio destro (e reale fondatore della compagnia) Dmitrij Utkin, di Valerij Chekalov – vice di Prigozhin – e Nikolaj Matusevich – che in passato ha combattuto da mercenario in Siria -, in aggiunta a tre membri dell’equipaggio, due piloti e un’assistente di volo.
Il jet privato di Prigozhin è precipitato lo scorso 25 agosto nella regione di Tver’, a nord-ovest di Mosca, uccidendo tutte le persone a bordo. A causare lo schianto del jet Embraer Legacy 600 diretto a San Pietroburgo, secondo l’intelligence USA, sarebbe stata “molto probabilmente” una esplosione a bordo.
Il Cremlino ha seccamente smentito le accuse di aver ordinato l’assassinio del leader golpista, che lo scorso 24 giugno aveva cercato di marciare su Mosca con la sua compagnia di mercenari. Secondo Dmitrij Peskov, quella del coinvolgimento di Putin nell’attentato sarebbe una “menzogna dell’Occidente”.
24 ore dopo lo schianto, il presidente russo aveva descritto l’ex sodale Prigozhin come “un uomo d’affari di talento” e “una persona dal destino complicato”, che nella sua vita ha però anche “commesso gravi errori”.