La situazione ad Arlington in Texas si fa ancora più tesa. Il vescovo della Diocesi di Forth Worth Michael Olson ha minacciato di scomunicare anche le altre suore del Carmelo dopo che si sono permesse di pubblicare una lettera dove difendono la priora Madre Teresa Agnes Gerlach, 43 anni, non riconoscono più l’autorità del vescovo e, anzi, gli fanno causa per averle sottoposte negli ultimi mesi a “intimidazioni, aggressioni, umiliazioni private e pubbliche e manipolazioni spirituali senza precedenti”, così scrivono le suore scalze.
Questo scontro va avanti da mesi. Lo scorso aprile, il vescovo Olson, nominato Commissario pontificio e investito dell’autorità dal Dicastero Vaticano per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, aveva iniziato a indagare sulla presunta relazione fra la direttrice del monastero, la reverenda madre Teresa Agnes Gerlach, e un sacerdote dal Carolina del Nord. A inizio giugno sono arrivate le accuse: la priora avrebbe infranto il suo voto di castità facendo sexting, ma mai effettivamente consumando, sostenendo di non averlo nemmeno incontrato di persona. Quindi il vescovo Olson è intervenuto cacciando suora Gerlach dal Monastero, confiscando computer e cellulari, mettendo sotto sorveglianza tutte le comunicazioni della priora e imponendo la chiusura al pubblico del Monastero delle Carmelitane Scalze. Dopo aver negato tutto, le suore hanno fatto causa – da almeno un milione di dollari – contro il vescovo per diffamazione e invasione della privacy. Comunque le consorelle hanno continuato a mantenere aperta ai fedeli la cappella ribellandosi al volere del vescovo.
Intanto Olson ha scomunicato la Reverenda Madre Gerlach, invitandola a chiedere aiuto “nel suo percorso di riconciliazione e purificazione”, e ha minacciato di sconfessare anche le altre se continuano “rendersi complici delle azioni pubblicamente scandalose e scismatiche della priora”, così scrive nel comunicato.
Un giudice alla prossima udienza valuterà se lo scandalo rimarrà come caso in tribunale civile o se verrà sottoposto anche al Vaticano.