All’entrata degli ospedali e delle cliniche sanitarie il dispenser con mascherine e gel igienizzante è stato mantenuto, anche se dallo scorso 12 febbraio negli Stati Uniti non è più obbligatorio indossarle. Con l’aumentare dei casi, diverse attività nello Stato di New York stanno ricominciando a chiedere ai propri clienti e pazienti di presentarsi con la mascherina.
Fra le istituzioni che hanno reinserito l’obbligo ci sono: l’Auburn Community Hospital ed entrambi gli ospedali di Syracuse, University Hospital e il Community General, che dal 17 agosto hanno ricominciato anche a tamponare tutti i pazienti che vengono ricoverati, dopo un aumento dei positivi fra pazienti e staff.
Al Maimonides Medical Center di Brooklyn il personale sanitario è sempre stato obbligato a indossare la mascherina e ai visitatori viene richiesto di fare altrettanto, se ritenuto opportuno.
Nel caso in cui ci si presentasse in ospedale con tosse, raffreddore o altri sintomi simili a quelli del Covid, è obbligatorio l’uso della mascherina.
Nello specifico per la città di New York, il Dipartimento della Sanità ha continuato a monitorare i casi settimanalmente e fino al 17 agosto la media giornaliera è di 672 casi (su circa 4000 test ricevuti), con 40 ospedalizzazioni e una morte al giorno. Ma il numero dei positivi potrebbe essere molto più alto, dato che non è più obbligatorio denunciare la propria positività o chiudersi in quarantena.
La nuova variante, EG.5, anche soprannominata “Eris” come la dea greca della discordia, è leggermente più resistente agli anticorpi sviluppati dopo essersi vaccinati o infettati e non sembra causare sintomi più gravi rispetto ai virus precedenti. Gli scienziati stanno ancora studiando la struttura e le mutazioni.
Potrebbero sollevarsi delle preoccupazioni per quanto riguarda l’inizio della scuola. Per il momento, il New York State Education Department non ha rilasciato né ha intenzione di rilasciare alcun documento con delle linee guida, per la prima volta dal 2020.