“Passerai il resto della tua vita cercando di cancellarti da internet e non ci riuscirai”.
Questo è uno dei tanti messaggi che D.L., una donna texana, aveva ricevuto dall’ex fidanzato appena condannato per revenge porn. Un miliardo e duecento milioni di dollari è il maxi risarcimento che dovrà essere pagato, per aver diffuso immagini intime on line senza consenso. A stabilirlo, la settimana scorsa, è stato un tribunale di Houston. La donna della quale non sono state rese note le generalità, si era rivolta alle autorità giudiziarie per denunciare il suo ex compagno, Marques Jamal Jackson, per aver diffuso materiale a lei riferito su un sito pornografico e sui alcuni social media, in cui aveva inoltre taggato famiglia, amici, colleghi e datore di lavoro.
La coppia aveva iniziato a frequentarsi nel 2016 e aveva convissuto a Chicago fino all’inizio del 2020, quando sorti alcuni problemi, la donna aveva deciso di trasferirsi a casa della madre, nella contea di Harris in Texas. Nel frattempo l’uomo con l’intento di spiare l’ex compagna, era riuscito a accedere al sistema di sicurezza della nuova residenza, oltre che alle password della sua email e dei profili social.
Nell’autunno del 2021 la relazione tra i due si incrina definitivamente e da questo momento scatta la vendetta da parte di Marques con la pubblicazione, nonostante le ripetute ammonizioni, di immagini definite in giudizio come “materiale visivo intimo” attraverso una cartella di condivisione on line del servizio Dropbox, rendendo di fatto il contenuto pubblico.
Nei mesi successivi era quindi seguita la denuncia da parte della donna, conclusasi con la sentenza di questi giorni. Il legale che l’ha assistita ha dichiarato “Non ci aspettiamo che la somma venga interamente pagata, ma ci auguriamo che questa condanna servirà da deterrente per altri”.
Nel 2015 sempre in Texas, nella cittadina di Dallas un’altra donna di origine nepalese Bindu Pariyar aveva ottenuto un risarcimento di 7,25 milioni di dollari dal suo ex marito, per aver sistematicamente postato su internet foto e video pornografici che la ritraevano.
Ma cosa dice la legge americana?
A partire dal primo ottobre 2022 è stata istituita una nuova sezione del Codice Federale degli Stati Uniti, relativa alla divulgazione di immagini intime. Approvata tramite la Sezione 1309 del Consolidated Appropriations Act. 2022 che ha modificato la legge sulla violenza contro le donne, consentendo alle vittime di revenge porn, di intentare cause civili contro tutti coloro che diffondono materiali ritenuti lesivi alla loro immagine e senza consenso. Possono inoltre essere emessi anche ordini restrittivi e ingiunzioni per interrompere temporaneamente o permanentemente qualsiasi ulteriore distribuzione o divulgazione.
È la prima legge federale riguardante il revenge porn e aiuta a decifrare il mosaico di leggi statali in vigore, ancora diseguali in termini di pene inflitte e mezzi a disposizione per contrastare il fenomeno.
La scelta di intentare una causa rimane comunque a discrezione della vittima, che in caso di sconfitta giudiziaria dovrà comunque pagare interamente le spese legali previste.