Gli Stati Uniti hanno dato ordine di evacuare parte dello staff della propria ambasciata in Niger a seguito del colpo di Stato militare.
A darne l’annuncio è stato il Segretario di Stato americano Antony Blinken spiegando che ”abbiamo ordinato la partenza temporanea del personale non di emergenza e dei loro familiari dal Niger”. Blinken ha quindi ribadito che ”gli Stati Uniti restano impegnati nella nostra relazione con il popolo del Niger”. Ed è per questo che ”l’ambasciata resta aperta e i nostri leader sono impegnati diplomaticamente ai livelli più alti”, ha aggiunto in un post su Twitter.
In una nota diffusa dal Dipartimento di Stato americano si legge che Blinken ha avuto un colloquio telefonico con il presidente nigerino destituito Mohamed Bazoum, al quale ha garantito che ”gli Stati Uniti restano impegnati nel ripristino del governo democraticamente eletto” del Paese africano.
“Il Senato americano – scrive il Dipartimento – ha recentemente confermato un nuovo ambasciatore, Kathleen FitzGibbon, diplomatico di carriera con una vasta esperienza in Africa occidentale. L’ambasciatore FitzGibbon è ben posizionato per gestire le nostre relazioni bilaterali in questo periodo difficile e attendiamo con ansia il suo rapido arrivo a Niamey. Gli USA respingono tutti i tentativi di rovesciare l’ordine costituzionale del Niger e sono al fianco del popolo nigerino, della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS), dell’Unione Africana e di altri partner internazionali a sostegno della governance democratica e del rispetto dello Stato di diritto e dei diritti umani.
L’Ambasciata degli Stati Uniti consiglia ai cittadini statunitensi in Niger di limitare gli spostamenti non necessari nei dintorni di Niamey. I cittadini statunitensi interessati a lasciare il Niger e quelli che necessitano di assistenza devono registrarsi tramite il modulo di richiesta di assistenza disponibile sul sito dell’Ambasciata di Niamey”.