Nella mattinata di oggi, Papa Francesco è atterrato a Lisbona, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, la prima dopo la pandemia. Una volta giunto in Portogallo, il Santo Padre è stato ricevuto dalle autorità locali, presso il centro culturale Belém.
“Auspico che la Giornata Mondiale della Gioventù sia per il vecchio continente un impulso di apertura universale”, ha dichiarato il Pontefice, “Il mondo ha bisogno della vera Europa e del suo ruolo di pontiere e di paciere, nella sua parte orientale, nel Mediterraneo, in Africa e in Medio Oriente. L’Europa potrà apportare, all’interno dello scenario internazionale, la sua specifica originalità, delineatasi nel secolo scorso, quando, dal crogiolo dei conflitti mondiali, fece scoccare la scintilla della riconciliazione, inverando il sogno di costruire il domani con il nemico di ieri, di avviare percorsi di dialogo e di inclusione, sviluppando una diplomazia di pace che spenga i conflitti e allenti le tensioni, capace di cogliere i segnali di distensione più flebili e di leggere tra le righe più storte”.
“Preoccupa quando si legge che in tanti luoghi si investono continuamente fondi sulle armi anziché sul futuro dei figli”, ha poi aggiunto Bergoglio, “Io sogno un’Europa che metta a frutto il suo ingegno per spegnere i focolai di guerra”. Il Papa ha inoltre spiegato: “Lisbona, città dell’oceano, richiama all’importanza dell’insieme, a pensare ai confini come zone di contatto, non come frontiere che separano. Sappiamo che oggi le grandi questioni sono globali, eppure spesso sperimentiamo l’inefficacia nel rispondervi, proprio perché davanti a problemi comuni il mondo è diviso, incapace di affrontare ciò che mette in crisi tutti. Sembra che le ingiustizie planetarie, le guerre, le crisi climatiche e migratorie corrano più veloci della capacità, e spesso della volontà, di fronteggiare insieme tali sfide”.
Il Santo Padre ha infine concluso: “Sono felice di essere a Lisbona, città dell’incontro che abbraccia vari popoli e culture e che in questi giorni diventerà, in un certo senso, la capitale del mondo”. In effetti, come sottolineato dal Papa, in settimana la capitalo portoghese aprirà le proprie porte a centinaia di migliaia di giovani provenienti da ogni angolo del globo.
Tra questi, naturalmente, non mancheranno i ragazzi degli Stati Uniti, nella top 5 dei paesi con il maggior numero di partecipanti all’evento internazionale. Saranno circa sessanta le diocesi americane che hanno deciso di aderire alla manifestazione ospitata dal Portogallo, per un totale di quasi ventinovemila ragazzi. I rappresentanti della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti, una volta giunti presso la capitale lusitana, organizzeranno momenti di preghiera, eventi musicali e dialoghi con i giovani di altre nazioni. All’evento molto caro a Papa Francesco risponde presente anche l’Italia, con ben sessantamila ragazzi pronti a raggiungere Lisbona nelle prossime ore.