La Casa Bianca ha deciso di annullare la decisione dell’amministrazione Trump di trasferire il quartier generale del Comando spaziale statunitense in Alabama, mantenendolo invece nella sua attuale posizione in Colorado.
Secondo alcuni funzionari rimasti anonimi, a convincere Biden sarebbe stato lo stesso direttore dello U.S. Space Command, il Gen. James Dickinson, secondo cui il trasloco avrebbe compromesso l’attuale preparazione militare del comando. L’opinione di Dickinson, tuttavia, sarebbe in netto contrasto con quella dei vertici dell’Aeronautica, che avevano valutato attentamente la questione e deciso che il trasferimento a Huntsville, in Alabama, fosse la prospettiva più auspicabile.
Pat Ryder, l’addetto stampa del Pentagono, ha dichiarato che la decisione si è basata su un “processo obiettivo e deliberato, informato da dati e analisi”, e che la mossa è stata avallata dal Segretario alla Difesa Lloyd Austin.
Biden sarebbe stato persuaso da Dickinson a mantenere il comando a Colorado Springs per evitare di rimanere temporaneamente vulnerabili nella lotta con la Cina per il dominio dello spazio. Al contrario, la Casa Bianca è convinta che dare stabilità logistico-geografica al gruppo consentirà di aumentare la capacità di risposta dell’esercito nello spazio nei prossimi dieci anni.
La mossa ha inevitabilmente suscitato reazioni opposte: le autorità del Colorado l’hanno accolta con favore, mentre i politici dell’Alabama l’hanno denunciata come una manovra politica (definendola una rappresaglia per le leggi anti-aborto in vigore nel Paese) e hanno promettendo battaglia.
Il comando è stato formalmente istituito da Trump nell’agosto 2019 con sede temporanea a Colorado Springs. Nelle settimane finali della sua presidenza, tuttavia, l’ex presidente ha deciso di rilocarlo a Huntsville – generando polemiche sul fatto che un nuovo quartier generale in Alabama non sarebbe stato pronto prima del 2030. Ciononostante, il trasferimento era stato approvato dal Governo federale in una valutazione sulle possibili sedi.